Dall'altare alla polvere

Dall’altare alla polvere. Ai Mondiali di sci nordico, dopo il sabato delle sei medaglie, arriva la domenica delle beffe per la grande Norvegia. La giornata da tregenda comincia allo stadio del fondo di Lago di Tesero nelle team sprint. Nella gara femminile Ingvild Oestberg inciampa nella sua ultima frazione e la rimonta furiosa di Maiken Falla si arena con il quarto posto conquistato sul filo di lana ai danni della primierotta Ilaria Debertolis, che aveva cullato il sogno di medaglia

di Guido Pasqualini

Dall’altare alla polvere. Ai Mondiali di sci nordico, dopo il sabato delle sei medaglie, arriva la domenica delle beffe per la grande Norvegia. La giornata da tregenda comincia allo stadio del fondo di Lago di Tesero nelle team sprint. Nella gara femminile Ingvild Oestberg inciampa nella sua ultima frazione e la rimonta furiosa di Maiken Falla si arena con il quarto posto conquistato sul filo di lana ai danni della primierotta Ilaria Debertolis, che aveva cullato il sogno di medaglia. Peggio ancora fra gli uomini: continua la maledizione ai danni di Petter Northug, ieri tradito dal giovane Paal Golberg, affondato nella neve fresca caduta abbondantemente su tutta la valle di Fiemme. A vincere sono stati Russia e Stati Uniti. L’unica medaglia è arrivata dalla combinata nordica a squadre, ma la Norvegia ha dovuto accontentarsi dell’argento, bruciata in volata dalla Francia dell’immenso Lamy Chappuis, al secondo oro fiemmese. Nel salto a squadre, medaglia di legno in una gara vinta dai giovanissimi giapponesi. E gli italiani? Due quinti e due settimi posti: bene, ma non benissimo.

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