Ale ed Elena, volate sul podio

di Guido Pasqualini

Prima giornata di gare e prime sorprese ai Campionati mondiali di sci nordico. Se entrambi i vincitori delle prove sprint in tecnica classica (Marit Bjoergen e Nikita Kriukov) sono stati azzeccati in pieno alla vigilia dal nostro Luca Perenzoni, una vera enciclopedia giornalistica degli sport invernali, ciò che non si poteva prevedere sono gli infortuni accaduti ai loro principali antagonisti. In finale la polacca Justyna Kowalczyk è goffamente inciampiata e caduta a terra all’inizio della prima salita, il kazako Alexey Poltoranin ha rotto un bastoncino alla partenza nella semifinale.
Gli italiani, che non digeriscono le gare in tecnica classica, si sono difesi con onore: l’esperto Fabio Pasini e l’astro nascente Federico Pellegrino sono approdati in semifinale, in cui si sono esaurite le loro energie e spenti i loro sogni. Bravi lo stesso. Discorso a parte per le azzurre, tradite dai materiali su una pista che, a causa dei repentini cambiamenti atmosferici, ha fatto ammattire gli skiman. Oggi a Predazzo l’Italia spera di volare sul podio con Alessandro Pittin nella combinata ed Elena Runggaldier nel salto dal trampolino. Incrociamo le dita.

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