Dellai e Durni divisi sull'A22:  fine di un feeling

di Paolo Ghezzi

Paradossi di fine legislatura.

Sul fondo A22 il montiano Dellai dice no al governo Monti, con una dura lettera di diniego al ministro Passera, che vorrebbe "valorizzare" il tesoretto incorporandolo nel capitale della società del tunnel, la Tfb controllata da Rete ferroviaria italiana. A Dellai non sta bene che Roma si prenda i 550 milioni senza nulla garantire sul futuro della concessione A22.

L'antimontiano ("il governo più nemico dell'autonomia da sempre") Durnwalder, al contrario, accetta la proposta del ministro montiano perché così mette al sicuro la destinazione per il tunnel e per la tratta Fortezza-Ponte Gardena.

Ma se il montiano Dellai andrà al governo, l'antimontiano Durnwalder troverà di sicuro un compromesso montano tra montiano e anti-montiano, secondo le migliori tradizioni del pragmatismo sudtirolese. Mentre si continua a non vedere la luce in fondo al tunnel (dell'economia) si cerca almeno di dare alla luce il tunnel (del Brennero). 

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