Svp blockfrei? Non conviene più

di Paolo Ghezzi

Se ne sono accorti in pochi, nel Trentino politico, sempre troppo distratto sulle cose che succedono 50 km più a nord.

Ma lunedì 26 novembre il Parteiausschuss della Svp, il parlamentino del partito di maggioranza sudtirolese, ha dato ragione all'Obmann Theiner, che - in vista delle prossime elezioni politiche di marzo - ha fatto mea culpa di errori non suoi.

 

La Blockfreiheit (libertà dai blocchi), cioè la politica delle mani libere (o dei due forni) in parlamento - ha detto in sostanza - non paga più. Stare un po' con Berlusconi un po' contro, a seconda dei momenti, ti dà momentaneo diritto di veto (se le maggioranze parlamentari sono strettissime) ma non ti dà vera forza politica, alla fine.

 

biancofioreNaturalmente la Svp è pragmatica, non idealistica né socialisteggiante (guai!!!). E Theiner lo dice dopo aver constatato lo sfacelo del popolo delle libertà, e conoscendo in sopraggiunta molto da vicino l'incredibile amazzone bolzanina ultraberlusconiana Biancofiore. E lo dice dopo aver letto i sondaggi che accreditano il Pd (se non si autodistruggerà nel pazzesco psicodramma sulle regole delle primarie) di oltre il 30% dei futuri voti. Lo dice dopo che Durnwalder - agli antip

 

odi di Dellai - si è distanziato da Monti e dal suo governo ritenuto assai anti-autonomista.

 

E Theiner ha detto di più: che se nel Pd vince Bersani ci si può fidare perché l'ex ministro non è stato insensibile alle autonomie sul tema cruciale dell'energia, che oltretutto sta massacrando la credibilità della Provincia di Bolzano tra scandali, gare truccate e processi. Insomma, una Svp da blokckfrei ad alleata organica del centrosinistra. Questa la scelta che sta maturando tra i monti di Bolzano, lontani dal Monti di Roma. Il montezemoliano Dellai che ne dice?

 

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