Patenti scadute, lo Stato  e la mancanza di francobolli

Lo sfascio dello Stato italiano si vede anche nelle piccole cose, come il funzionamento dell'ordinaria amministrazione. Per avere la patente, come anche il rinnovo, gli automobilisti pagano, e così pure ogni anno versano un sostanzioso contributo per il bollo automobilistico. Per non parlare delle accise sulla benzina, che sono tra le più alte al mondo, quasi due terzi di quello che paghiamo ad ogni pieno di carburante. Di fronte ad un quotidiano esborso, lo Stato non è in grado nemmeno di inviare il rinnovo della patente, vengono lesinati i soldi per i francobolli, e i rinnovi giacciono impilati in qualche ufficio della capitale fino a data da destinarsi

di Pierangelo Giovanetti

Egregio direttore, tre mesi fa a mio marito è scaduta la patente. È andato all'Aci a fare la consueta visita, ha pagato quello che doveva pagare, e alla fine gli hanno detto che andava tutto bene, e che nel giro di alcuni giorni, da Roma, dalla Motorizzazione Civile gli avrebbero mandato il bollino di rinnovo.


Passato un mese, due, tre, avendo in tasca una patente scaduta perché il bollino non è mai arrivato, e la semplice ricevuta della visita medica, mio marito ha chiamato la Motorizzazione. Dopo infinite attese, alla nostra domanda se vi fossero problemi, è arrivata la risposta che ci ha lasciati di stucco.


«È tutto a posto, non ci sono problemi, solo che il suo rinnovo della patente giace qui nella busta con altre migliaia e migliaia di rinnovi da spedire in tutt'Italia. Non abbiamo i soldi per i francobolli, e quindi non si sa quando potremo inviarli».
Ma che Paese è questo? Buttiamo miliardi per i rimborsi elettorali ai partiti, e non abbiamo i francobolli per inviare le patenti. Altro che Europa, neppure l'Africa ci vorrà più.


Lo sfascio dello Stato italiano si vede anche nelle piccole cose, come il funzionamento dell'ordinaria amministrazione. Per avere la patente, come anche il rinnovo, gli automobilisti pagano, e così pure ogni anno versano un sostanzioso contributo per il bollo automobilistico. Per non parlare delle accise sulla benzina, che sono tra le più alte al mondo, quasi due terzi di quello che paghiamo ad ogni pieno di carburante. Di fronte ad un quotidiano esborso, lo Stato non è in grado nemmeno di inviare il rinnovo della patente, vengono lesinati i soldi per i francobolli, e i rinnovi giacciono impilati in qualche ufficio della capitale fino a data da destinarsi.


Come può reggere uno stato a queste condizioni? Come può il cittadino avere ancora fiducia nelle istituzioni? Oggi in questo Paese non solo c'è bisogno di costruire la Terza Repubblica dopo il plateale fallimento della Seconda, occorre ricostruire l'Italia da cima a fondo. E questo andrà fatto ad ogni livello, con il coinvolgimento pieno dei cittadini, chiedendo a tutti di rimboccarsi le maniche per ricostruire il Paese. Altrimenti non potremo lamentarci se la Merkel o l'Europa non ci prendono seriamente, e ridono di noi. Che altro possono fare, di fronte ad uno Stato che è bloccato perché mancano i francobolli?

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