Così i trentini vanno in ascensore

di Lucio Gardin

Da che mondo è mondo quando si entra in ascensore non si saluta. È come dal medico. Devi fingere che la sala d'attesa sia vuota anche se hai davanti più persone che sedie. Al massimo puoi chiedere «chi è l'ultimo?» (dal medico, non in ascensore). Inutile dire che per alcuni trentini il fatto di non salutare non comporta un grande sacrificio. Ecco a tale proposito, un dialogo registrato da una microspia nascosta in un ascensore di Trento dove un uomo e una donna sono saliti insieme. Dopo un attimo di silenzio in cui nessuno si decide a premere un tasto, lei si rivolge a lui.
«A che piano valo elo?»
Mi? Io vado al.. (pausa di riflessione) e ela? A che piano va ela?»
«Chie mì? Ah, dal veder, mi me fermo prima de elo».
(Dopo interminabili attimi di silenzio l'uomo riprende).
«Però che lenti sti ascensori eh?»
«Per forza... finché nol sghiza qualche tasto, no'l se move...»
Ah, lo sghizzi lei dai.. che io non ho mica fretta..»
«Ok, quasi quasi sghizo el quinto! Tanto, al dì d'ancoi en piano vale l'altro..»
«Sì, comunque il quinto va bene anche a me. Ma lo sa che al sesto c'è un avvocato?»
«Eh, ormai i è dappertutt! (dopo una pausa) Ma perché el me l'ha dita? El varda che no devo miga da nar dall'avvocato mì, salo?»
«Ah gnanca io per quello. L'era tanto per far conversazione...»
«Ah ecco! Perché noi siamo zent de cesa, poreti ma onesti»
(poi escono tutt'e due al quinto piano, uno finge di andare sotto, l'altro sopra... e si ritrovano al sesto piano, nella sala d'attesa dell'avvocato)
«Aaah! Allora l'era lù che doveva nar dall'avvocato ah? L'è proprio vera che la prima gallina che canta l'è quella che va dall'avvocato»
«Ma cosa dice? Dovevo andare al settimo, ma ho pensato di sentarmi qua n'attimo perché ho visto tutte ste bele careghe.. E lei inveze? A cosa ci serve un avvocato?»
«Ero drio a domandarghe la stessa roba... Galo problemi con la giustizia?»
«Chi io? Oh no, noi siamo zent alla bona ma onesti...» (dopo qualche istante di silenzio) «Beh, a dirci la verità... proprio a voler zercar il pelo nell'uovo disente... Stamattina ho copà la sposa. E lei inveze?».
«Ah anca mì son alla bona ma onesta»
«Sì, ma cosa ci fa qua?»
«Oh, niente de che. Stamattina, ma en maniera lizera eh, ho copà me marì».

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