Se il roveretano non va al Mart

di Matthias Pfaender

Intervistato dal direttore dell'Adige Pierangelo Giovanetti, Franco Bernabé (leggi qui), presidente di Telecom Italia e presidente del Mart, dice la sua sul futuro del museo all'indomani dell'annuncio choc di Franco Panizza: dal 2013 meno 50-60% di fondi per le mostre.

 

Nel botta e risposta il super manager inquadra il taglio dei fondi nella crisi generale dell'economia e traccia le politiche di indirizzo per il futuro: valorizzazione dello strepitoso patrimonio esistente nei caveau.

 

Poi lancia una considerazione: "La maggioranza dei roveretani non è mai stata al Mart".

 

Personalmente sono andato al Mart molte volte (approfittando, in circa la metà di queste occasioni, del tesserino da giornalista, che permette entrata gratuita) e ogni volta ho incontrato diversi miei concittadini. Ogni volta ho apprezzato la magnifica struttura dell'edificio, spesso sono riuscito ad apprezzare anche le esposizioni (la mia dimestichezza con l'arte contemporanea è purtroppo flebile, mi mancano gli strumenti culturali), qualche volta ho acquistato qualcosa nel fornitissimo negozio.

 

Mai ho pensato durante le mie visite al Mart - né credo lo farò in futuro - di compiere un atto dovuto. Mai lo staff all'ingresso mi ha chiesto la residenza.

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