Se anche i tedeschi nel loro piccolo...

Il recente vertice europeo in cui l’Italia ha ottenuto alcune concessioni sull’acquisto di titoli di Stato non piace molto all’opinione pubblica tedesca. La questione non è se dare aiuti ai Paesi con la situazione finanziaria non in ordine, ma di farlo a patto che ci siano controlli europei seri dei bilanci pubblici. La situazione per chi vive a Berlino o negli altri Paesi che stanno versando gli aiuti, sotto forma di contante o di garanzie, a chi sta peggio di loro è chiara: perché dobbiamo perdere tasse e risorse, facendo sacrifici per gli altri Paesi se poi non possiamo controllare che questi ultimi non diventino un pozzo senza fondo (Grecia docet)?

di Angelo Conte

Il recente vertice europeo in cui l’Italia ha ottenuto alcune concessioni sull’acquisto di titoli di Stato non piace molto all’opinione pubblica tedesca. La questione non è se dare aiuti ai Paesi con la situazione finanziaria non in ordine, ma di farlo a patto che ci siano controlli europei seri dei bilanci pubblici. La situazione per chi vive a Berlino o negli altri Paesi che stanno versando gli aiuti, sotto forma di contante o di garanzie, a chi sta peggio di loro è chiara: perché dobbiamo perdere tasse e risorse, facendo sacrifici per gli altri Paesi se poi non possiamo controllare che questi ultimi non diventino un pozzo senza fondo (Grecia docet)?

 

L’avversione verso aiuti privi di controllo è emersa chiaramente in questi giorni da un sondaggio commissionato dal settimanale Der Spiegel sulla necessità di mettere altri euro tedeschi per salvare l’euro sudeuropeo. Ebbene, la maggioranza degli intervistati (il 54%) ha detto di ritenere che abbia poco senso per la Germania lottare per il salvataggio dell’euro, mentre il 41% sostiene che debba farlo anche se questo comportasse l’esborso di altri miliardi di euro. Il 74% dello stesso campione di intervistati ritiene però necessario che i bilanci dei singoli stati siano controllati a livello centrale. La morale? O si fanno gli Stati Uniti d’Europa, oppure, nelle prossime elezioni tedesche, è possibile che a vincere sarà chi parlerà per una uscita dall’euro della Germania, facendoci rimpiangere così la tanto criticata (molte volte a torto a mio parere) Angela Merkel. Che prima di tutti i capi di Stato della Ue ha chiesto di far fare un salto di qualità all’Europa e di trasformarla da espressione monetaria a gigante politico.

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