Regole

Ce le insegnano da poppanti, le calpestiamo per gridare al mondo la nostra esistenza da ragazzi e poi... Pare che il gusto di dribblarle, non abbia età

di Leonardo Pontalti

Ah, le regole!

Da piccoli, impararle e imparare a rispettarle, è importante. Tanto che è una delle preoccupazioni più importanti degli adulti. Impara a stare con gli altri, impara che non puoi avere tutto, impara a fare i compiti, impara le regole che ti insegna il vigile quando arriva in classe a spiegarti i segnali stradali...

 

Poi passa il tempo, ne impari altre, meno evidenti e più profonde, come quelle delle relazioni, della convivenza minimo minimo civile massimo massimo fruttuosa, quelle che ti impone il tuo corpo con i suoi limiti, e la tua mente con le sue necessità.

 

Limiti, regole. Norme. La base di tutto, sia che te le diano gli altri, sia che te le dia da solo.

 

Dicono che infrangerle, sia un'ebbrezza particolarmente giovanile. Provare a fumare, a bere, saltare la scuola, uscire di nascosto. Nulla di trascendentale, non fosse che facendolo infrangi le regole.

Dicono che infrangerle, sia un'ebbrezza particolarmente giovanile.

 

Poi uno invecchia, e scopre un'ebbrezza ancora più sottile: non infrangerle, ma cambiarle a suo favore. Un'ebbrezza che evidentemente a molti piace condividere, sostenere. A Roma, uno così lo hanno rieletto per anni. A Trento, ha beccato il 75% di voti. Speriamo che la tentazione di mettere mano alle carte in tavola non venga anche a qualcun altro, da qui a un anno e mezzo.

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