Monti ha fatto bene La Grecia ce lo insegna

di Renzo Moser

Il premier Mario Monti ha fatto bene, anzi benissimo, a dire no alle Olimpiadi a Roma nel 2020. A dispetto degli appelli e dei proclami sottoscritti dagli eroi dello sport nazionale, da Federica Pellegrini a Gigi Buffon, da Valentino Rossi a Dino Meneghin. E a dispetto di chi vedeva nella candidatura olimpica un segnale di speranza in tempi tanto bui, un'occasione di riscatto per il Belpaese in preda alla crisi.
No, non ci sarebbe stato alcun riscatto. Né economico, né sociale. Forse sportivo, ma con le medaglie non si mangia. Al limite, con le medaglie si fa propaganda, ma questo non succede in paesi mediamente civili.
Con le medaglie non si mangia, ma con le Olimpiadi, invece, mangiano in molti. Come sempre è successo in Italia in occasione dell'occasione di grandi eventi: pensiamo, per restare allo sport, a Italia '90, pensiamo ai recentissimi mondiali di nuoto di Roma, pensiamo al famoso G8 berlusconiano. Siete convinti che con Roma 2020 sarebbe diverso? Io no. E con le famiglie costrette ad affrontare sacrifici enormi gettando risparmi sull'altare del risanamento pubblico, meglio evitare e ammettere che l'Italia, in questa fase della storia, non può permettersi certi lussi.
Un'ultima cosa: per la Grecia, fino a pochissimi anni fa, si gridava al miracolo economico, con una crescita del Pil a due cifre. Ebbene, quella "rinascita" aveva preso le mosse proprio dalle Olimpiadi di Atene 2004, spacciate come un'occasione unica di rilancio economico, e che lasciarono invece sul terreno le macerie di un buco finanziario colossale. Non hanno portato fortuna. 

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