La Svp è proprio "normale": ha anche la sua tangentopoli

di Paolo Ghezzi

Proprio la fine dell'impero: dopo lo scandalo Sel e il pasticcio KlimaHaus, con la Volkspartei in picchiata nei sondaggi e un Durnwalder sempre più leone ferito che adesso le iene non hanno più paura di azzannare, arriva anche l'arresto di Michael Frasnelli di Kaufleute Aktiv per un sospetto giro di soldi passati dal Mercatino di Natale di Merano al partito di maggioranza relativa.

Ach, mein Gott: perfino il Christkindl - il mercatino, appunto - profanato da sospetti di tangenti. Puro stile italiano.

Per carità: il procuratore di Bolzano Rispoli si è affrettato a precisare che "le indagini hanno fin qui permesso di accertare che la Svp non ha ricevuto direttamente soldi, né nella sua direzione centrale, né nell'articolazione locale di Merano" e che semmai sono i candidati Svp alle elezioni comunali di Merano del 2005 le cui spese elettorali sono state pagate attraverso l'attivistica associazione di commercianti Kaufleute aktiv: Gundolf Vegleiter, Joachim Elmenreich, Martin Goetsch, Suzanne Zuber, oltre a Heidi Siebenförcher, che venne eletta e divenne assessore. E che si è dimessa quando il primo profumo di tangenti si è sparso nell'aria frizzante di Merano, con scampanellio natalizio sullo sfondo. 
Scandalucci di fine impero. Tangentopoli in salsa sudtirolese. Basta che ora scoprano che il comandante Schettino ha una zia di San Candido, e la normalizzazione italiota dei nostri cugini sarà completa.
 

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