L'insospettabile valore del silenzio: elogio della preghiera

Stare da soli, in silenzio. In pace. Magari in un luogo in cui vi sia pace e armonia. All'aria aperta, oppure in un edificio che abbia una storia e che sia proiettato verso il passato

di Barbara Goio

Stare da soli, in silenzio. In pace. Magari in un luogo in cui vi sia pace e armonia. All'aria aperta, oppure in un edificio che abbia una storia e che sia proiettato verso il passato. O anche in un ambiente di transizione e sosta verso un prossimo futuro.
Comunque stare fermi, con il vuoto attorno, quel vuoto che non è solitudine ma trae la sua forza dal vacuum latino che si è poi evoluto in vacanza, uno spaziotempo dedicato a se stessi, anche di pochi attimi, ma in cui nessuno e nulla possono disturbare.

Quando ci si trova in una situazione del genere, emerge quasi immediatamente una qualche forma di conforto, di quiete, i pensieri sono come più limpidi, i problemi meno pressanti, le amicizie più vivide, i propositi più lievi. È in fondo questo il senso della preghiera, che non deve essere prerogativa di una religione, ma parte dell'esercizio quotidiano.

Talvolta, presi da mille impegni e scadenze, in ansia per voler dimostrare, costantemente, il proprio impegno o valore, ci si dimentica di trovare del tempo per "pregare", e ci si accorge di quanto questo sia invece essenziale proprio perché improvvisamente cala una stanchezza assurda, la vita stessa perde colore.

In questo primo giorno dell'anno mi lascio un po' andare e vorrei rispolverare questa cosa che se ne sta lì in un angolo, riprenderla in mano e soffiarci sopra così che riprenda lucentezza: l'importanza di trovare del tempo per stare in pace con se stessi.

Chi ha una fede magari ci è più abituato, chi non ce l'ha magari non ci ha pensato in maniera consapevole, ma credo che per ognuno esista un tipo di preghiera diversa.  Ecco, potrebbe essere un buon proposito, soprattutto in tempi in cui tra musica, video, web, sondaggi, intrattenitori, fiction, edutainment, notizie, pubblicità, call center, rumori di fondo e informazione multimediale e capillare, il silenzio è diventata merce molto rara.

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