Il trattore di Volàm

Anche oggi l'ho incontrato, l'ho salutato, e mi sono fatto quattro chilometri a velocità lumaca. Ma in fondo non è colpa sua: ogni giorno vengo a Rovereto da Trento, e continuo a fare lo slalom con una viabilità da anni Cinquanta. Ma non tutto il male viene per nuocere.

L'ho incontrato anche oggi, il trattore di Volàm. Ormai lo conosco: in primavera va fuori con l'atomizzatore, dopo ogni pioggia corre nel campo a produrre una nuvola di pesticidi. Il contadino che lo guida, stranamente, non indossa né maschera nè respiratore, ma un fazzolettone colorato sulla bocca e via, segno che la roba che sparge in atmosfera non dev'essere così pericolosa, vi pare?
Adesso invece lo incontro con un carrello pieno di uva. Prima bianca, oggi nera. Si tratta di un trattore neanche grande, azzurro, che mi fa compagnia per lunghi minuti. Sì perché non appena si immette sulla statale (credo che venga fuori da Calliano), crea subito una lunga colonna a passo di lumaca che dura fino a Volàm (dove gira a destra per entrare in paese).
Oggi ci ho messo un quarto d'ora, dalla Rocca a Sant'Ilario. Sopporto, come tutti gli altri, e resto in colona. In fondo non è colpa del trattore azzurro, se la viabilità della Vallagarina è quella del  1950. Anche se da mesi scriviamo che arriva la svolta, la svolta, finalmente si decide...
Ogni mese c’è una «giornatadecisiva» per decidere sulla nuova tengenziale della Vallagarina, mapoi i miracoli della politica riescono a far slittare tutto. «Nonprenderò in considerazione progetti pervenuti oltre il 31 agosto»aveva tuonato l’assessore provinciale Pacher il 26 agosto scorso. Oggi (9 settembre) inveceincontrerà i sindaci di Calliano e Volano, per ascoltare la loroproposta in merito allo spostamento della statale. Una proposta chenon è ancora definita nei dettagli, ma che per ora si sostanzia inuna frase: «Dite al sindaco di Rovereto di non fare il “suo”tunnel di Sant’Ilario».
Giustamente voi potrete obiettare: prendi il treno! Lo faccio, quando posso, ed è veramente comodissimo. Da Trento a Rovereto ci metto 12 minuti, ed è una meraviglia. Peccato però che non ci sono i treni negli orari (strani) di noi giornalisti. E quindi spesso mi tocca rinunciare.
Voi mi direte: vai in bicicletta! Infatti. Quest'estate sono venuto da Trento a Rovereto tre-quattro volte in bici, una goduria, fra carovane di tedeschi con la bici arancione (Festival dell'economia? No, Giro Libero). Ma nei giorni in cui devo rientrare a Trento per prendere il bambino a scuola, come si fa?
Sono persino venuto a piedi, due volte. Una bella camminata, il mio podometro dice 22,3 chilometri. Bellissimo, ad avere il tempo.
Ma alla fine, mi tocca mettermi in strada e rallentare qwuando incontro il trattore di Volàm. Non c'è da arrabbiarsi, ma magari c'è da pensare che non ci fa male andare più piano.
E se vi dicessi che sono anche stufo di vedere la Valle dell'Adige continuamente erosa da strade, capannoni, idrovore, e in futuro autostrade, tangenziali e Tav? Un giorni finiremo la terra disponibile, e il trattore azzurro avrà finito di intasare la statale. E ci mancherà.

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