Un grido astioso squarcia la (tipica) pace trentina

di Leonardo Pontalti

D'accordo, l'estate non è ancora finita, le scuole non hanno ancora riaperto, i cantieri non sono finiti (ah beh..) peró.. Peró insomma, il meteo ci sta dicendo che non è più tempo di laghi e mari e monti. Anche il blog, è tornato ieri sera dalla colonia: bello abbronzato e riposato, mi ha assicurato che è pronto a ripartire. E visto che è uno di parola, eccolo.

Ci sono tanti misteri a farci compagnia tutti i giorni: se la Paganella la g'ha 'l capèl, farà brut o farà bel? Caterina Dominici ha quattro gemelle, o riesce davvero a essere ovunque. Ci sia un obiettivo da bucare? Se osèi fa rima con cavèi, perchè solo il rosso?

Ma soprattutto, perchè a tanta gente da fastidio l'allegria? Me lo chiedevo qualche sera fa. Trento. Bar tra i condomini. Ore 23 e rotti. Soprattutto, niente tavolini fuori, niente grida strepiti sbicchierare acuto. Niente. Solo, quattro persone che, con tono civilmente adeguato all'ora e al contesto, parlavano.

Una scena normale, tanto che manco l'avrei notata. Stavo passando oltre, quando un grido astioso ha squarciato la (tipica) pace trentina: "Ve ne volete andare a dormire? È quasi mezzanotte!". Come già detto, un gruppo di suore in transito, avrebbe prodotto più decibel. Eppure l'anziano residente si è preso la briga di affacciarsi dal suo appartamento al boh, quarto piano, e ha tuonato contro qualcosa che non gli aggradava.

Eccolo il mistero: non c'erano schiamazzi. Non c'era rumore. Prima dello schiamazzo (nota bene: ripetuto poco dopo) anti schiamazzi fantasma. Non me lo potrà confermare nessuno, ma la tristezza mi ha preso pensando che quell'uomo non si è affacciato richiamato dal rumore, esasperato, come succede a volte dando il là a lamentele giuste. No, l'uomo si è solo affacciato. E ha visto gente che chiaccherava in un cortile. Ed è stato quello, solo quello, a dargli fastidio. Ed è una cosa che da queste parti, succede troppo spesso. Allegria!

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