Lettere e raccomandate nel Paese delle Meraviglie

Ho qui sultavolo una raccomandata spedita da Rovereto il 1 aprile di quest’anno. E’arrivata  a destinazione, in unpaesino della Destra Adige che dista pochi chilometri, il 5 maggio!

di Gloria Canestrini

Ho qui sultavolo una raccomandata spedita da Rovereto l'1 aprile di quest’anno. E’arrivata  a destinazione, in unpaesino della Destra Adige che dista pochi chilometri, il 5 maggio! Questoinspiegabile ritardo mi è statosegnalato insieme a numerosi altri disservizi postali, più o meno frequenti, inalcune zone della nostra provincia. Si tratta di ritardi, ma anche di smarrimentio di scambio di destinatari (nemmeno omonimi): insomma, di una serie di intoppiche hanno reso problematico l’arrivo di comunicazioni a mezzo lettera, talvoltain un susseguirsi di nonsense, degni del Paese delle Meraviglie di Alice.Facciamo il punto.

 

Innanzitutto, è bene distinguere traspedizioni cosiddette “tracciate” (costituite da raccomandate, pacchi vari,telegrammi, posta celere, assicurate) e spedizioni con semplice affrancatura.Quelle che, per intenderci, in Germania, Francia e Inghilterra, arrivanogeneralmente il giorno successivo alla spedizione. Quelle che, qui da noi,generalmente, impiegano parecchio di più. Il problema, riguardo a questelettere, è che, a differenza delle tracciate, non è facile avviare unaprocedura di reclamo e poi di conciliazione, per ottenere il rimborso, ilrisarcimento e, in ogni caso, la dovuta attenzione da parte dei dirigentiresponsabili. Nel primo caso, alla domanda (la si può scaricare direttamentedal sito delle poste e inoltrare presso l’ufficio postale o tramite  un’associazione dei consumatori) segueinevitabilmente la procedura prevista (se si è in grado di provare anche undanno certo, si ottengono congrui risarcimenti, come già avvenuto in molteparti d’Italia). Codice di spedizione alla mano, inoltre, possiamo perfinocercare di inseguire la busta agognata! In questo modo una mia conoscente haappreso che la raccomandata da lei spedita da Bolzano a Lione riposavatranquillamente a Milano dopo dieci giorni di viaggio. Utilizzando ilservizio di monitoraggio si può inoltre sapere se la spedizione è stata o menoconsegnata al destinatario.


Per le lettere “semplici” è tutt’altra cosa.Innanzitutto le si ritiene “semplici” a torto: non tutte le comunicazioniimportanti viaggiano necessariamente corredate e corazzate di burocratichesicurezze. Ad esempio potrebbe scrivervi la vostra anziana maestra percomunicarvi che non vi ha mai dimenticato! Ma si potrebbero trovare altriesempi, anche meno faceti (un invito raramente viaggia con ricevuta di ritorno, ecosì una fattura: entrambi possono risultare degni di nota). Detto per inciso:spesso le fatture vengono inviate, su richiesta, online, solo in caso diautorizzazione al pagamento diretto in conto corrente (come fa, ad esempio, EDF,addirittura su indicazione vocale dell’utente. Però non tutti, e non sempre,prediligono questo genere di prelievi automatici). Che fare, allora? Comesempre, sono in attesa di vostre segnalazioni ed esperienze (si spera a lietofine). Nel frattempo, è sempre bene ricordare che Poste italiane S.p.A., natacome ente pubblico che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici perconto dello Stato, oggi è una società per azioni il cui capitale è detenuto al100% dallo Stato italiano attraverso il Ministero dell’Economia e delleFinanze.


Questa Azienda, è nostra: nostri gli ingenti capitali pubblici perrimpinguare i suoi passivi, nostra la vigilanza attraverso il Ministero delloSviluppo Economico. E non solo: dovremmo vigilare tutti, per rendere ilcosiddetto “servizio universale”, cioè l’obbligo di consegnare la posta, degnodella sua altisonante definizione. Purtroppo l’organico è stato falcidiato: nel1990 si contavano 237.000 dipendenti, oggi, circa 140.000. L’utile, incompenso, è di 904 milioni di euro: dati del 2009. Insomma: anche in questo delicato settore è bene far sentire la propria voce. A meno che non si voglia proprioentrare nel Paese delle Meraviglie, dove Tombolo Dondolo canta ad Alice questastrofa: «In autunno le foglie ingialliranno / prendi la penna e scrivi senzaaffanno».

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