Il referendum, questo sconosciuto

Acqua, nucleare e legittimo impedimento: i giornali non ne scrivono. Perché?

di Paolo Micheletto

Il referendum si avvicina inesorabile.Manca ormai poco più di un mese all'appuntamento del 12 e 13 giugno.Quattro schede, quattro quesiti: stop alla privatizzazionedell'acqua; il divieto ai profitti legati all'acqua; l'abrogazionedel legittimo impedimento che permette al presidente del Consiglio dinon andare in tribunale; il no alla realizzazione di nuove centralinucleari in Italia.

Argomenti di grande impatto e di sicurointeresse. Nelle prossime settimane avremo modo – anche su questoblog – di affrontare le ragioni dei favorevoli e dei contrari. Perora alcune domande, angoscianti: è possibile che i tre maggiorigiornali nazionali non ne parlino mai? E che i telegiornali abbianodimenticato il referendum? Putroppo, in Italia è possibile.

Il dubbio: silenzio strumentale, perfar fallire il refendum, o semplice incapacità di mettere in piediun dibattito serio? Nota a margine: in Trentino va un po' meglio, nel senso che qualche partito - l'Italia dei valori, soprattutto - si sta impegnando per il buon esito del referendum. Ma ad oggi i segretari non sono stati in grado di dar vita ad un tavolo comune, in modo da organizzare qualche iniziativa concordata e un minimo partecipata. Non un buon inizio.

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