La variante di Cles o Pompei?

di Paolo Micheletto

Il Piano provinciale per la viabilità?Vale il doppio di tutta la spesa del governo italiano per sostenerela cultura. Dell'intero Paese. E la variante stradale di Cles? Dasola vale quasi come l'assegno annuale per la tutela del patrimonio storico - artistico dell'Italia. Di TUTTA L'ITALIA.

Sono alcune considerazioni che sorgonospontanee leggendo l'Adige di questi giorni. La giunta provinciale haappena approvato il Piano per costruire nuove strade in Trentino, chein cinque anni arriverà a 485 milioni. E in poco più di dieci annila stessa giunta Dellai ha impegnato qualcosa come 2,2 miliardi dieuro per gallerie, strade, circonvallazioni e varianti.

Numeri che fanno impressione. Numeriche però fanno girare la testa, se paragonati al “portafoglio”del nuovo ministro alla cultura, il padovano Giancarlo Galan. Alquale è bastato ottenere 250 milioni di euro per mettere a tacere leproteste del mondo dello spettacolo e della cultura: cifra più chesufficiente per tirare avanti un anno intero, dalla Fenice adAgrigento. Lo stesso Galan per la sola "tutela" dell'immensa ricchezza storica e artistica del Belpaese potrà gestire 80 milioni di euro, mentre per togliere i camion da Cles se ne spenderanno circa 60.

Da presidente del Veneto (l'ha fattoper quindici anni) Galan ha spesso polemizzato con Dellai (poco) eDurnwalder (tanto) per i molti soldi gestiti dalle ricche provinceautonome. Speriamo che non sappia che con i soldi di due (nostre)gallerie potrebbe salvare Pompei...

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