Quel verde mal di panciache dà il cemento indigesto

di Vittorio Colombo

Ci  sono dinamiche e logiche che,..è colpa mia sia ben chiaro, faccio fatica a inquadrare.

Tra queste la vicenda  della destinazione dell’area ex Gentilini. Succede che i Verdi che sono in giunta e sono uno dei pilastri della maggioranza, hanno ritenuto opportuno

far sapere, non  sussurrando ma  gridando a gran voce ed ai quattro venti, che loro sono assolutamente contrari al fatto che nell’area andrà a sorgere un mega supermercato, a più piani, con negozi e parcheggi. Considerano che l’area di viale Rovereto potrà diventare un biglietto da visita al cemento per Riva, con il rischio di ripetere logiche già viste in via S. Caterina ad Arco. Battaglia lodevole, dunque,  quella dei Verdi, in linea con la loro ragione politica ed etica di esistere.

Ma, credo se lo siano chiesto un po’ tutti, a che serve? Quello che dovrà succedere succederà, le concessioni sono in regola, i giochi sono fatti. I Verdi in giunta oggi hanno solo la possibilità di denunciare quello che a loro avviso è uno sfregio all’ambiente, un’operazione dannosa. Infatti, al di là della denuncia, conseguenze non ce ne saranno: continueranno, come hanno assicurato,  a sostenere con convinzione e fedeltà la maggioranza.  Oh, sia ben chiaro, non si chiede che i Verdi spacchino tutto sulla ex Gentilini, visto che in ogni caso l’operazione andrà in porto.

Quello che si fa fatica (faccio fatica a capire) è a cose serve tutto questo affannarsi a proclamare una “estraneità” che è, a questo punto, solo formale, “per l’aria che tira”, questo cercare

una verginità nuova  visto che in giunta i Verdi (pur con altre persone) erano in giunta anche quando l’operazione è stata avviata e formalizzata. Insomma è un po’ mortificante, assistere ad una presa d’atto di essere, nonostante la precisazione di dissenso, parte di una macchina politica che la sua corsa la farà comunque, anche se chi sta a bordo ha un dichiarato mal di pancia. L’imbarazzo a volta non nasconde il mal di pancia. E allora che fare? E’ proprio tutto ineluttabile, è solo una questione di fare un po' di bucato ad una coscienza ereditata. Capire logiche e illogiche non è proprio facile. Misteri gaudiosi e dolorosi della nostra e dell’altrui politica.

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