Helmut il grosso motoscafista,un patino e una diga trentina 

di Vittorio Colombo

 

Helmut è gonfio i soldi e, a giudicare dal giravite a botte, di soldi e di birra. <Peccato - dice nel suo italiano scatarrato  - io con  il mio motoscafo super vip, alta crociera, ci sarei anche venuto tutti i giorni a Riva, davanti al Du Lac. In questi gironi per vedere il mio Bayern, ma anche negli altri giorni d’estate, wwrrrrum… a Torbole e a Riva, meraviglioso golfo, wruumm>.

Scatarra e mima, mandando di qua e di là il panzone, i balzi di un ciclopico motoscafo che sbatte ed abbatte le onde.  

Helmut sta al bancone del bar. Parla ad un comune amico che, per cortesia o convinzione annuisce. Io che, difendo la nazionale trentina e sto in porta per parare le punizioni, dico che <Va bene, da vent’anni, la parte di lago trentina è pulita. Via i motoscafi, i grossi e i piccoli, e con il lago ci salviamo anche noi>.

L’Helmut che è di stanza, o di stazza, in quel di Malcesine, con il suo mostro a turbomotore all’ancora (si dice così?) in un porto che pare quello di Montecarlo, sorride beato ma, per appagata buona educazione, evita il confronto.

Ma il mio amico è di quelli che la pensano in un certo modo. E dice: <Che senso ha? Che senso ha vietare i motoscafi (e tener lontano turisti danarosi), quando a poche ondate di distanza, a Limone e Malcesine, è tutto un via vai di motori sull’acqua>.

Confronto risaputo, ma dico lo stesso: <Noi facciamo la nostra parte. Siamo nel giusto, non dobbiamo guardare gli altri. Altrimenti non è più finita>

E, confronto risaputo, il mio amico, scuote la testa con commiserazione: <Ma il Trentino non conta proprio niente?. Non c’è una autorità di lago? Non c’è un governo centrale? Non c’è una Comunità del Garda, un ente con amministratori e trentini e veneti e lombardi, con tanto di “gettone”. Se il lago di Garda si deve salvare perché deve farlo solo il Trentino. Cioè, vai avanti tu che mi vien da ridere…> .

L’Helmut saluta, scatarra e se ne va. <Quello sconfina quando può, come tanti viene nelle acque proibite, tanto… - dice il trentino dissenziente. E aggiunge. Ha ragione l’Ottobre, consigliere del Patt, (Patino?, no perché quello va solo a remi): tutto quello che si butta nel lago, dovunque, finisce nel golfo trentino, per via dell’ora. Anche la nafta scaricata dai motoscafi di Malcesine e di Limone>. Penso ad Helmut che scatarra nafta dal suo mostro a mille cavalli, e poi magari io alla Purfina nell’acqua, che non è né trentina, né veneta né lombarda, ma è anche del mio lago, ci faccio dentro anche il bagno con contorno di immersioni.

Ma benedetto, ricco, Trentino, primo in una classe di furbi ripetenti, datti una mossa! Fai vedere quanto vali, mettila giù dura, o minaccia di tirar su una diga ai confini del Garda trentino. Tanto la cosiddetta <Comunità del Garda>, è comunità solo per chi serve.   

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