Lista che vai, pescesalterino che trovi 

di Vittorio Colombo

Tra i molti pensieri, poco allineati e politicamente sgrammaticati, eccone alcuni. Scorrendo in particolare  le liste di proscrizione elettorale di Riva e di Arco c'è davvero di che divertirsi; ci sono candidati che colti da sindrome del balzo, o del balzello, della quaglia sono infaticabili nel saltare di lista in lista, di elezione in elezione, e per questo sono atletici e assai degni di considerazione. Anche perché lo slogan sembra essere <candidato sindaco del centro sinistra e del centro destra per me pari son>.

Per carità delle ideologie reprobe e ottuse ne abbiamo pieni i polmoni, o i poglioni, o i colmoni, o.. ecco che siamo in clima confusionale... ma ci sarà pure una benedetta differenza, da una parte o dall'altra.

L'impressione è che tutto sia andato a farsi benedire e che oggi chi si candida non lo fa per appartenenza politica, che è già termine imbarazzante, ma neanche per uno straccio di programma, che pure è dizione  da vecchi bagonghi. Ma, perdiana cacciatrice, ci sarà pure un'idea di città. <Vado da questa parte perché la lista vuole una città di questo tipo, e il candidato sindaco è uno che mi sussurra che cercherà di far crescere la città come piace a me, nel rispetto, si spera, dei dettami del suo essere in qualche modo in politica, riconoscibile nella sua identità politica>. E non  un marziano asessuato, oggetto criptato e misterioso,  caduto nei flutti del Garda.

Bene, cioè bene per modo di dire.

E' conclamato che tutto questo mio sproloquio è aria fritta, com'è vero che il pesce politico andato a male puzza, non dopo tre giorni, ma immantinente. Ma si fa strada, leggendo le liste e i fondi di caffè…, si ha l'impressione, di certo sbagliata e cattiva per molti che sono in buona fede e pur degni di rispetto,.. ma si ha l'impressione che certe liste siano anche  una palestra di piroette e di calcoli di interesse personale, di amicizie, promesse, frequentazioni, ed anche, di opportunità, obbligo, tornaconto, perfino di moda e spolvero sociale, e, già che ci siamo, mettiamoci anche la protesta <vengo con te per che quello dall'altra parte mi sta sui marroni, o perché non mi fido, o perché frequenta cattive compagnie, o perché ha l'alito che puzza>.

Sento già il calcione arrivarmi negli stinchi: ma, porcocane, non è forse sacrosanto che nelle elezioni comunali ci si faccia un baffo di tutto l'apparato, di idee, di fede, di quel che volete, e che si scelgano gli uomini che ci conoscono, o meglio si frequentano? E poi che volete? centrodestra, centrosinistra, centravanti tattico o di sfondamento, che è 'sta roba (vecchia)?  Che c'incontra? Sentite questa: uomini siamo e le elezioni comunali sono il trionfo dell'umanità che è in noi e tra noi! Bella no? E poi, mi (si) consenta e portiamo avanti il discorso, nella misura in cui, a livello strutturale, siamo per la trasparenza, al servizio della gente, e bla e blaaaa  …. e, che si vuole di più?,  per idee e coerenza c'è sempre tempo.

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