Fbk, la neolingua e il Concilio secolarizzante

di Paolo Ghezzi - NO

Cortinefumogene. Banchi di nebbia. Aria fritta centrifugata. Trionfo delleallusioni. Tripudio di elusioni. Circonvoluzioni involute. E acrobaziesintattiche e concettuali per tenere insieme il diavolo e l’acquasanta. Ci si domanda: ma come è diventata la lingua degli intellettualistrutturati nei ruoli pubblici della produzione di sapere e di scienza?Come parlano? Che cosa stanno dicendo e come lo dicono? Non entro neldibattito sul futuro della ricerca in Trentino perché non sonoall’altezza, ma il documento per la riorganizzazione dell’areaumanistica di Fbk, firmato Zanotti Autiero Rusconi, è un imperdibileesempio di neolingua. Il «ricerchese-zanottiano».
Andrea Zanotti, ragazzo del Cinquantasette che conosco da quandosuonava e cantava «Anche se voi non ve ne siete accorti, siete lostesso coinvolti...»  e con il quale ho condotto in anni lontani ilmiglior programma radiofonico italiano di coppia dopo «La Barcaccia» e«Il ruggito del coniglio», cioè «Alfabeto Gutenberg» - giochi semiserisulle parole - su Radio Studio 7, è un genio.
Su questo non ci piove. E quel genio di Dellai è così d’accordo chel’ha mandato a pilotare il più geniale prodotto di quel genio politicoche fu Bruno Kessler: ovvero l’Istituto trentino di cultura (Itc) chefigliò la Libera università degli studi e adesso si chiama Fbk perché èdiventato una fondazione che ha preso le iniziali del fondatore masoprattutto perché la sigla è più trendy di Itc, che magari facevacapire meglio che cos’era ma lo trentinizzava in modo intollerabile.
Della serie: le parole sono importanti, e con le parole i geni fannomiracoli, ecco il documento per la riorganizzazione e il rimescolamentodell’area umanistica di Fbk, cioè dei due originari istituti giàtrasformati in centri (perché le parole sono importanti),l’italo-germanico (storico) e quello di scienze religiose. Che haportato alle dimissioni anticipate di Rusconi, direttoredell’italo-germanico.
In questo documento geniale dal punto di vista linguistico, lessicale esintattico (a prescindere dai suoi contenuti), uno storico diprofessione - che ha chiesto di non essere citato perché non cercapubblicità ma ha mandato le sue osservazioni firmate a tre assessori ea diversi consiglieri provinciali - ha trovato una perla di riscritturastorica politicamente corretta.
Riporto testualmente e integralmente:

«“Ènecessario identificare una piattaforma progettuale comune, capace dicoinvolgere i due versanti della riflessione che Fbk può condurre inproposito e restituire, in termini di riflessioni sia in sede localeche su un terreno più vasto, come ‘trasferimento di idee’ alla comunitàdi appartenenza, dove la secolarizzazione ha avuto inizio proprio nelnome di quel Concilio che ha conferito alla città di Trento unprincipio di individuazione che ancora oggi la caratterizza”.
Questa involuta prosa appartiene a una mano che troppo spesso e troppoinfelicemente in questi ultimi anni ha vergato la documentazioneufficiale riguardante la Fbk (noto che nella frase in questione, pensovolutamente, manca l’oggetto del verbo “restituire”). Unaapprossimativa traduzione del testo in lingua corrente potrebbe esserequella che segue:
“Bisogna trovare il modo di lavorare insieme tra i due istituti: cosìpotremo far conoscere ai trentini, che hanno vissuto le vicende dellasecolarizzazione proprio a partire dal Concilio, [la loro storia]”.
Vorreifar notare che viene così affermata in modo esplicito l'esistenza di unrapporto tra secolarizzazione e Concilio (“la secolarizzazione ha avutoinizio proprio nel nome di quel Concilio”). Per quanto esista undibattito storiografico sul rapporto tra Concilio di Trento e lamodernità, non mi risulta che nessuno sia mai giunto ad appiattire ilconcetto di modernità su quello di secolarizzazione, o a estenderequello di secolarizzazione al punto da far comprendere al suo internotutta la modernità.
La mia forte impressione è che al (degnissimo!) tema al quale siintende dedicare l’attività degli Istituti, il redattore del documentoabbia voluto “appiccicare”, al di là di ogni sensatezza, il nome diTrento, per far così sembrare al mondo politico ed economico locale chequesto tipo di ricerche ha un riferimento diretto alla nostra realtà.
Non sto dicendo che i firmatari del documento, e tanto meno chi faricerca nella Fbk, non sanno cosa sia stato il Concilio di Trento ocosa sia la secolarizzazione. Sto dicendo che alla Fbk c'è chi, non daoggi, ritiene di poter lusingare l'interlocutore dicendogli quel chevuol sentirsi dire, e dando per scontato che opinione pubblica e mondopolitico siano talmente incompetenti da bersi qualunque cosa vien lorodetta.
A mio parere, chi assume tale atteggiamento, qualunque sia la suacaratura scientifica, squalifica la sua credibilità. È una situazionerispetto alla quale mi sento in dovere di avvertirvi. Auspico che lapolitica faccia la sua parte per permettere alla Fbk, o almeno al suopolo umanistico, di riprendere slancio mediante una forte discontinuitàrispetto all'attuale dirigenza».

Fin qui la preoccupata, storicizzata protesta dello storico. Cheriporto per il suo rilievo politico ma non commento. Se non perosservare che, in effetti, affermare che la secolarizzazione affonda leradici nel Concilio di Trento è un po’ come sostenere che ilberlusconismo discende da Karl Marx, che don Guetti è nipote ideologicodi Confucio, o che la cultura politica di Lorenzo Dellai èun’evoluzione feconda della stagione umanistica di Lorenzo de’ Mediciil Magnifico.

Ma anche altre sono le perle linguistiche del documento zanottian-auterian-rusconiano.
Perparlare dell’opportunità di non riciclare personale irriciclabile siscrive per esempio che bisogna evitare «una ricollocazione pragmaticadi figure già esistenti nei Centri e non diversamente valorizzabili».
Per sostenere la flessibilizzazione dei contratti di lavoro deiricercatori, salvo eccezioni che si dovranno sistemare, si scrive:«Dovrà diventare normale un flusso in entrata e in uscita da Fbk:l’eventuale permanenza di personalità fortemente dotate dovrà seguireuna tenure track e non semplicemente una reiterazione contrattuale inattesa di un’ipotesi di sistemazione migliore».
Parlando del ruolo dei senior, si enuncia questo trasparente propositoprogrammatico: «Rendere “appetibile” un incarico di accompagnamento edi coordinamento di un progetto multisoggettuale significa operare sutempi non improvvisati o di procedimento decisionale occasionale».
Per dire che quest’anno non va sprecato nell’indecisionismo dellatransizione, si argomenta: «Il 2010 non può essere un anno sfilacciatoed estenuato in un transito dove nulla viene deciso e tutto è lasciatoa lasco in vista di un autunno nel quale scadranno sia i mandati didirezione sia quello di presidenza». (Si noti tra parentesi l’usodell’espressione «a lasco», mutuata dal gergo marinaro praticato damillenni nella città secolarizzata del Concilio. Significa: «Andaturacon il vento più che al traverso e quasi di poppa, in cui si allentanole vele per usufruire dell’azione del vento», dal Dizionario italianoSabatini Coletti).
Per dissimulare la sgradevole decisione di ridure i fondi all’areaumanistica si afferma: «Le economie di budget concordate con ilSegretario generale non si pongono come tagli alla parte umanistica, macome polmone di investimento disponibile a sostenere le necessità chesi paleseranno nell’intraprendere questa sfida».
Coerente con lo stile del documento programmatico è il comunicatostampa diffuso per annunciare l’abbandono (diplomaticamente polemico)del direttore Rusconi: «Gian Enrico Rusconi ha messo a disposizione ilmandato di direttore. “Lo sforzo prodotto in questi ultimi mesi”,sottolinea il presidente Andrea Zanotti che gestirà l’interim dellaDirezione, “apre al futuro ed è un futuro disegnato partendo dallastoria dei due Centri, che è storia importante e che va valorizzata. Inquesto orizzonte il contributo di Gian Enrico Rusconi è statoimportante ed anche questa decisione contribuisce, pur nelladiscontinuità, all’apertura di un nuovo ciclo che speriamo possa essereall’altezza del precedente”».
Traduzione in italiano corrente: «Rusconi si dimette, Zanotti losostituisce provvisoriamente, ringraziamo Rusconi e speriamo di trovareun successore bravo come lui».
Èuna consolazione per tutti i contribuenti trentini sapere che il budgetpolmonare di Fbk è utilizzato pragmaticamente anche per sperimentare, alasco, il ricerchese, neolingua post-kessleriana ma tridentinamentesecolarizzata.

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