Salvate il soldato Ryan-Roma!

di Vittorio Colombo

Il clima è ormai quello di “Salvate il soldato Ryan” di Steven Spielberg,  e l’appello è quantomai appropriato perché proprio di cinema si tratta. “Salvate il cinema Roma”, dove tra i mille e mille film poiettati, in un passato non proprio lontano, si è trepidato per la sorte del quarto fratello Ryan.

Un Ryan ormai anziano collassa davanti alla tomba del Capitano del 2° battaglione Rangers un flashback che ci riporta allo sbarco in Normandia: il 6 giugno 1944 il capitano dell'esercito degli Stati Uniti John Miller sbarca a Omaha Beach con i suoi uomini. Vediamo la carneficina ivi effettivamente svoltasi, che costa agli Alleati incredibili perdite e, nel frattempo, il comandante di stato maggiore dell'esercito, generale Marschall apprende la notizia della morte di tre fratelli della famiglia Ryan, e il quarto ed ultimo fratello, James Francis Ryan, facente parte della 101 Divisione aviotrasportata è stato paracadutato con la sua unità in Normandia troppo lontano dalla costa, nell'entroterra, oltre le linee nemiche. Si organizza quindi una missione umanitaria di recupero, affidata proprio al capitano Miller che, con otto uomini e un interprete, parte alla sua ricerca per riportarlo a casa dalla madre vedova.

La famiglia è, allo stesso modo, decimata. Tre dei quattro fratelli di quella che un tempo era una gloriosa famiglia  vanto di Riva, il cinema Oratorio, il Perini e il S. Marco, sono morti e sepolti, il fratello superstite, il cinema Roma,  viene dato per spacciato, e sta esalando le sue ultime proiezioni. Il timore di un “The end” definitivo è diffuso.

A questo punto ci vorrebbero un generale Marschall e un capitano Miller per una eroica missione di salvataggio del votato alla morte, nelle line nemiche; iniziative varie e una raccolta di firme sono già partite, ma basteranno per salvare il soldato Ryan-Roma?         

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