Tribunale / Il caso

Via il nome “Prosecco” dalle caramelle gommose , sentenza a Venezia

Le caramelle erano commercializzate da una società inglese in vari Paesi, tra cui l'Italia. Il Consorzio estende le proprie attività di controllo non solo ai vini ma anche a beni di altra natura come cosmetici, candele, profumi

VENEZIA. Il Tribunale di Venezia ha accolto l'istanza avanzata dal Consorzio Prosecco Doc per fare cessare la produzione e distribuzione di caramelle gommose che riportavano la denominazione "Prosecco" nell'etichetta. Le caramelle erano a forma fallica. "Questo caso emblematico dal sapore boccaccesco - commenta il presidente del Consorzio, Stefano Zanette - indica il grado di notorietà delle bollicine veneto-friulane, un cui risvolto problematico è lo sfruttamento sempre più ampio della denominazione in contesti inimmaginabili, sia in Italia sia all'estero".

Le caramelle erano commercializzate da una società inglese in vari Paesi, tra cui l'Italia. Il Consorzio estende le proprie attività di controllo non solo ai vini ma anche a beni di altra natura come cosmetici, candele, profumi. Nel corso del 2023 questo impegno ha condotto a quasi 200 diffide e a oltre 50.000 inserzioni di vendita verificate dal Consorzio su marketplace ed e-commerce a livello internazionale.

"Sono molto lieto della decisione del Tribunale di Venezia - prosegue Zanette - che avvalora il nostro impegno costante di tutela della denominazione Prosecco Doc. Se da un lato questi episodi dimostrano la notorietà raggiunta dal nostro marchio, dall'altro rischiano di compromettere il suo valore e il lavoro di tutti coloro che partecipano con passione alla sua filiera".

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