Italia / Il caso

Israele, post shock di una insegnante: «Hitler aveva ragione». Cancellato poco dopo: «Mi scuso, sono devastata»

La prof di matematica in una scuola superiore privata nel Trevigiano ora rischia la sospensione, dopo una storia comparsa per pochi minuti su Instagram. La docente, di origini libanesi, adesso sta incontrando gli studenti per spiegarsi e per scusarsi

TRENTO. Una "storia" su Instagram con la scritta "Andate all'inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei", è comparsa per poco tempo e poi è stata rimossa sul profilo Instagram di una docente della scuola superiore di H-Farm di Roncade (Treviso), che ora rischia un provvedimento disciplinare.

Lo scrive oggi il Corriere del Veneto. L'insegnante, Hanane Hammoud (nella foto), docente di matematica, ha ammesso la pubblicazione ai dirigenti scolastici, sostenendo di averlo fatto in un momento di sconforto psicologico.

A scoprire il video sarebbe stata una studentessa, che lo ha salvato sul proprio cellulare e lo ha mostrato ai genitori; da qui lo screenshot si è propagato via chat tra le famiglie degli altri studenti.

La docente è nata in Libano dove ha conseguito una laurea in scienze, poi si è specializzata in matematica all'università americana di Dubai. Le giustificazioni fornite non dovrebbero esimerla da un provvedimento disciplinare da parte di H-Farm, che oggi potrebbe valutare anche la sua sospensione.

Ora Hanane Hammoud sta incontrando gli studenti per spiegarsi e per scusarsi e si dice "devastata" da quanto sta accadendo, per il video contro Israele postato per qualche minuto sui social.

Lo hanno riferito fonti di H-Farm, la società a cui fa capo il Campus che ospita 1.500 studenti e all'interno del quale insegna la donna.

Hammoud si è confrontata anche con gli altri docenti e dirigenti scolastici, mentre l'azienda sottolinea di essersi "dissociata immediatamente" dalle affermazioni rese dalla insegnante su Instagram, "non solo per quanto detto ma per il ruolo di educatrice" della propria dipendente.

La docente insegna matematica a studenti di scuola superiore di più nazionalità, coinvolti di frequente dal Campus stesso in confronti su temi di attualità che nel recente passato hanno riguardato, oltre che la questione palestinese, anche il conflitto in Ucraina.

Nelle prossime ore la scuola ha annunciato la diffusione di dichiarazioni ufficiali da parte dei vertici scolastici, dai quali, al momento, non sono ancora stati assunti provvedimenti nei confronti della collega.

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