Medioriente / La guerra

Assedio a Gaza, Netanyahu: "Ogni membro di Hamas è un uomo morto"

La risposta di Israele dopo i sanguinosi attacchi terroristici: circa trecentomila soldati schierati al confine. L'ultimo tragico aggiornamento dei numeri parla di oltre 1.200 morti e 2.800 feriti israeliani, 1.127 vittime e 5.339 feriti tra i palestinesi

GAZA. Sempre più drammatici i numeri di morti, feriti, rapiti e sfollati nel conflitto esploso in seguito ai sanguinosi raid terroristici di Hamas in Israele.

Mentre continua a essere colpita da missili (lanciati anche da Libano e Siria), Israele schiera circa trecentomila soldati al confine con Gaza, l'area controllata dal gruppo terroristico islamista e ora lasciata al buio.

L'ultimo tragico aggiornamento dei numeri parla di oltre 1.200 morti e 2.800 feriti israeliani, 1.127 vittime e 5.339 feriti tra i palestinesi di Gaza.

Gli israeliani rapiti da Hamas e portati nella Striscia risultano essere 130.

Almeno 51 persone sono morte e altre 281 rimaste ferite negli attacchi aerei compiuti stanotte, secondo la stessa fonte. I raid hanno colpito Gaza, Jabaliya, Sabra, Al Zaytoun, Al Nafaq, Tal Al Hawa e Khan Younis.

"Ogni membro di Hamas è un uomo morto", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ieri ha incassato l'ok a un governo di unità nazionale.

"Stiamo attivamente lavorando per un corridoio" che consente a civili di Gaza di fuggire. Lo afferma il portavoce del consiglio della Sicurezza nazionale John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti sono al lavoro sull'iniziativa con l'Egitto e Israele.

Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), quasi 339.000 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio e bombardata dall'esercito di Israele. Il numero degli sfollati nel territorio palestinese da 2,3 milioni di abitanti a ieri sera "è aumentato di altre 75.000 persone e ha raggiunto la cifra di 338.934", ha affermato l'ufficio Onu in un comunicato pubblicato oggi.

"Lo sfollamento di massa nella Striscia di Gaza continua", ha sottolineato l'Ocha spiegando che quasi 220.000 persone hanno cercato rifugio nelle scuole gestite dall'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa); circa 15.000 sono fuggite nelle scuole gestite dall'Autorità palestinese; oltre 100.000 hanno trovato rifugio presso parenti e vicini o in in altre strutture religiose e civili della città di Gaza.

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