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"Malgrado tutto, cresce un immenso cambiamento nella società iraniana"

Parla l'attivista la giovane Hasti Diyè, insegnante e ballerina, scappata dopo essere stata più volte catturata e poi rilasciata dalla cosiddetta polizia morale del suo Paese, dove ha fatto rientro di recente, in occasione dell'anniversario dell'uccisione di Mahsa Amini

di Valentina Roncati

ROMA. "Fanno di tutto per mettere sotto pressione il più possibile le donne ma noi resisteremo!". Hasti Diyè, giovane donna iraniana, insegnante e ballerina, scappata ad Istanbul dopo essere stata più volte catturata e poi rilasciata dalla cosiddetta 'polizia morale' del suo Paese dove ha fatto rientro in queste settimane in occasione dell'anniversario dell'uccisione di Mahsa Amini, commenta così la notizia che il Parlamento iraniano ha approvato un disegno di legge che rafforza le sanzioni contro le donne che non indossano il velo nei luoghi pubblici.

"Ma questa volta che sono tornata in Iran per l'anniversario di Mahsa Amini, sento una bellissima differenza rispetto al passato e per questo spesso piango per la gioia. Vedo un immenso cambiamento mentale e di comportamento nella società, nelle famiglie e negli amici, una sorta di liberazione intellettuale, di coraggio che si diffonde, un sorriso di soddisfazione nel vedere l'altro liberato internamente, una determinazione per renderci liberi dalle catene imposte dal governo islamico", prosegue la giovane.

"È nato il concetto del 'nuovo iraniano'". "Purtroppo vediamo che il presidente di questo regime corrotto e sanguinario, Ebrahim Raisi - conclude Hasti - è andato a New York all'Assemblea generale delle Nazioni Unite e molti membri del regime partecipano a incontri internazionali. E alla fine, siamo noi, il popolo iraniano, che andiamo avanti più determinati che mai per riottenere la nostra vita, la consapevolezza e la libertà".

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