Russia / Il caso

Prigozhin torna a parlare e sminuisce tutto: "Non volevamo fare un golpe ma protestare per salvarci"

Secondo l'ex cuoco ora capo delle milizie semiprivate, "Le autorità volevano sciogliere la Wagner il primo luglio. La marcia verso Mosca dalla Wagner aveva lo scopo di impedire questa distruzione"

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MOSCA. La Wagner ha dato vita alla sua marcia verso Mosca per "esprimere una protesta" e "non per rovesciare il governo del Paese".

Lo ha detto il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio di 11 minuti, in cui dà la sua versione di quanto avvenuto negli ultimi giorni in Russia, ma non rivela il luogo dove si trova.

La marcia organizzata l'altroieri verso Mosca dalla Wagner aveva lo scopo di impedire la "distruzione" della compagnia militare privata e chiamare alle loro responsabilità "quegli individui" che "hanno commesso un enorme numero di errori nell'operazione militare speciale" in Ucraina, ha affermato.

Le autorità avevano deciso di sciogliere la Wagner il primo luglio a seguito di "intrighi", ha inoltre detto Prigozhin.

In realtà, in questi giorni molti osservatori internazionali hanno ricordato che la Wagner non è una milizia propriamente privata, ma creata in seno alle stesse forze armate (negli ambienti del servizio segreto militare) e tuttora supportata con mezzi, uomini e logistica dalla difesa nazionale russa.

Solo una parte del reclutamento riguarderebbe, infatti, contractors a tutti gli effetti; questo almeno per quanto riguarda la presenza della milizia in Russia e quindi in Ucraina. Diversa la situazione negli scenari africani dove è attiva, spesso a supporto di governi dispotici o capiclan.

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