Gran Bretagna / L'evento

Re Carlo III incoronato nella cerimonia solenne, ali di folla a Westminster: "Qui per servire il Regno"

Due ore di rito nell'abbazia londinese, con l'unzione e il giuramento del sovrano, figlio di Elisabetta II. Nelle vie della capitale, gremite di gente, sventolano le bandiere. Nel pomeriggio a Buckingham Palace la tradizionale uscita sul balcone della Royal Family per il saluto ai sudditi

LONDRA. Poco dopo le 14 di oggi, re Carlo III e la regina Camilla hanno lasciato l'abbazia di Westminster, a Londra, per fare ritorno a Buckingham Palace dopo il solenne rito dell'incoronazione del sovrano e della regina Camilla.

La liturgia è durata in tutto circa due ore, più breve dell'ultimo precedente: l'incoronazione nel 1953, 70 anni fa, della regina Elisabetta II, madre di Carlo, morta 96enne dopo un regno da record l'8 settembre scorso.

Re Carlo III è stato dunque formalmente incoronato nell'abbazia con la deposizione sul suo capo della corona di Sant'Edoardo il Confessore.

L'atto si è compiuto dopo l'unzione religiosa con l'olio santo del sovrano (inginocchiato dietro un paravento) e il solenne giuramento nella mani dell'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, di fedeltà alla leggi del Regno, alla Chiesa d'Inghilterra " e alla sua "fede protestante". Ma anche di rispetto delle credenze di tutti i suoi sudditi.

Prima del giuramento il monarca era stato "presentato" da vari araldi all'assemblea, da cui s'è levata l'invocazione "God Save the King Charles".

Carlo III incoronato re, dopo unzione e giuramento solenne

(ANSA) - LONDRA, 06 MAG - Re Carlo III è stato formalmente incoronato nell'abbazia di Westminster con la deposizione sul suo capo della Corona di Sant'Edoardo il Confessore. L'atto si è compiuto dopo l'unzione religiosa con l'olio santo del sovrano (inginocchiato dietro un paravento) e il solenne giuramento nella mani dell'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, di fedeltà alla leggi del Regno, alla Chiesa d'Inghilterra " e alla sua "fede protestante". Ma anche di rispetto delle credenze di tutti i suoi sudditi. Prima del giuramento il monarca era stato "presentato" da vari araldi all'assemblea, da cui s'è levata l'invocazione "God Save the King Charles". Il sovrano, 74 anni, è apparso molto compreso nel momento, e a tratti commosso. Il rito ha rispettato i vari passaggi di una tradizione secolare, con qualche innovazione multiconfessionale. Carlo ha rivolto anche un sorriso al suo primogenito, il principe William, che nei panni di erede al trono lo ha aiutato a indossare la stola e poi a chiudere il gancio della cosiddetta Supertunica reale. Ha quindi ricevuto insegne e indumenti simbolici da dignitari e rappresentanti delle maggiori comunità non cristiane del Regno (musulmana, ebraica, induista e sikh). Fra le regalia, la spada rituale, l'orb (globo d'oro), nonché i due scettri con la croce e la colomba che il re ha retto fra le mani anche dopo l'incoronazione. Re Carlo III e la regina Camilla hanno quindi lasciato l'Abbazia di Westminster, a Londra, per fare ritorno a Buckingham Palace. (ANSA).

Il principe di Galles William ha compiuto il rito della genuflessione e sottomissione davanti a re Carlo III dopo la formale incoronazione del sovrano nel rito all'abbazia di Westminster. Il momento conclusivo della proclamazione in passato prevedeva la genuflessione dei presenti davanti al monarca entrante ma è stato snellito.

L'erede al trono si è inginocchiato e ha pronunciato il giuramento promettendo "lealtà, fede e verità" al sovrano per poi compiere il rituale bacio sulla guancia.

I sovrani sono stati accompagnati all'uscita dal canto corale dell'inno nazionale (God Save the King) , oltre che del suono dell'inno celebrativo composto ad hoc per l'evento odierno da sir Andrew Lloyd Webber, leggendario autore di musical di fama mondiale, dopo i diversi inni sacri che hanno punteggiato il rito religioso: di tradizione sia anglicana, sia latina, sia greco-ortodossa in memoria delle origini del principe Filippo, defunto padre del re.

All'ingresso Carlo - il più anziano monarca mai incoronato sull'isola britannica - ha ricevuto l'augurio e la benedizione, per la prima volta nella storia nazionale, anche da leader religiosi di fedi non cristiane praticate nel Regno: uno musulmano, uno ebreo, uno indù, uno buddista, uno sikh. Il re e la regina hanno poi preso posto sulla Gold State Coach, antica carrozza dorata costruita nel 1762 e usata in tutte le incoronazioni britanniche dal 1831 in avanti. Dietro di loro una seconda carrozza con a bordo l'erede al trono William, principe di Galles, la sua consorte Kate e i tre figli.

La processione del corteo, affiancata fra echi di campane e di marce militari dalla scorta d'onore di migliaia di guardie in alta uniforme, si è così avviata - salutata da ali di folla schierate lungo l'intero percorso con grida e bandierine sventolanti - sulla strada del rientro a palazzo.

Dove nel primo pomeriggio è prevista la tradizionale uscita sul balcone della Royal Family, per il saluto ai sudditi, sullo sfondo di salve di cannone, parate di reparti d'onore e del previsto passaggio sul cielo (grigio) di Londra delle Red Arrows, la pattuglia aerea acrobatica della Raf.

La folla assiepata lungo il Mall di Londra ha acclamato l'incoronazione formale di re Carlo III e della regina Camilla con applausi e cori di 'God Save the King' nell'attesa del passaggio del corteo reale verso Buckingham Palace. Intanto a Tower Bridge, come in altre località del Regno Unito, risuonavano le salve di cannone per celebrare il momento storico. Le vie centrali della capitale sono dominate dai colori rosso, bianco e blu della Union Jack: tantissimi i sudditi festanti che sventolano bandiere e indossano ogni tipo di vestito, dalle t-shirt agli impermeabili oltre ai tanti gadget, coi colori nazionali, perfino dipinti sulla faccia.

Gli acquazzoni torrenziali di ieri non sono riusciti a smorzare gli animi, con le previsioni di maltempo per tutta la giornata di oggi, anzi, molti parlano della "bella atmosfera".

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