Carceri: ancora agenti ferite all'istituto femminile di Pozzuoli

Nuova aggressione in pochi giorni: "incolumità ormai a rischio"

NAPOLI

(ANSA) - NAPOLI, 19 MAR - "Non possiamo più tollerare che, per garantire l'equilibrio negli istituti penitenziari, venga minata l'incolumità dei nostri colleghi". Dicono "basta" i sindacati di polizia penitenziaria Si.N.A.P.Pe, UIL P.A. PP, USPP, FNS CISL, CNPP, e FP CGIL, dopo la seconda aggressione in pochi giorni ai danni degli agenti nel carcere femminile di Pozzuoli (Napoli). Ieri, una detenuta italiana, per futili motivi, ha tentato di aggredire un'educatrice e solo grazie all'intervento della Penitenziaria si è evitato il peggio. Le poliziotte, però, per ristabilire la calma hanno riportato lesioni e contusioni per le quali si sono rese necessarie le cure mediche. Il carcere è stato teatro, alcuni giorni fa, di un'altra aggressione, sempre ai danni di una agente. "Non possiamo più accettare che si verifichino ancora questi eventi ai danni dei rappresentanti dello Stato, - sottolineano i sindacalisti, in una nota congiuta - la cui unica colpa è quella di espletare con professionalità e spirito di sacrificio i loro compiti istituzionali. È giunto il momento di contrastare con decisione questi intollerabili atti di violenza in danno dei poliziotti penitenziari con pene e sanzioni esemplari, anche sotto il profilo disciplinare, al fine di prevenire e stroncare sul nascere questi preoccupanti fenomeni che negli ultimi tempi si stanno ripetendo con allarmante frequenza". (ANSA).

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