Ucraina / Il caso

Wsj: "Sintomi di avvelenamento per Abramovich e alcuni negoziatori ucraini"

Secondo il giornale americano, il magnate russo e altri partecipanti alla fase iniziale delle trattative potrebbero essere stati vittime di chi a Mosca intende sabotare il percorso verso un cessate il fuoco e un accordo

NEW YORK. L'oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all'inizio del mese.

Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il sospetto avvelenamento del patron uscente del Chelsea, che aveva avuto un ruolo nelle negoziazioni, potrebbe essere stato commesso da alcuni a Mosca che volevano sabotare le trattative per mettere fine alla guerra.

Il magnate avrebbe avuto sia problemi gravi alla pelle sia un calo temporaneo della vista.

Secondo altri esperti citati dai media Usa, i sintomi manifestati da Abramovich e altri sarebbero compatibili anche con una contaminazione radioattiva.

Gli Stati Uniti non hanno imposto sanzioni su Roman Abramovich su richiesta Volodymyr Zelensky: il presidente ucraino ha chiesto infatti a Joe Biden di attendere per le sanzioni in quanto l'oligarca potrebbe giocare un ruolo nel facilitare i negoziati di pace con la Russia.

 

Quale sia il peso reale del noto magnate nelle trattative resta da verificare.

Una portavoce di Roman Abramovich ha confermato il sospetto avvelenamento patito a inizio marzo dall'oligarca russo a margine di uno dei primi incontri negoziali fra le delegazioni di Mosca e di Kiev sulla guerra in corso in Ucraina.

Lo riportano la Bbc e altri media del Regno Unito, dove Abramovich - che ha anche la cittadinanza israeliana e che è al momento colpito dalle sanzioni britanniche e da quelle dell'Ue, ma non dagli Usa - è stato a lungo residente, in veste fra l'altro di patron della squadra di calcio del Chelsea. La rivelazione era stata anticipata dal Wall Street Journal e poi dal sito Bellingcat.

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