Cisgiordania: sciopero generale dopo uccisione miliziani

Hussein a-Sheikh, 'Un crimine odioso, con ripercussioni gravi'

(ANSAmed) - TEL AVIV, 09 FEB - Uno sciopero generale è in corso oggi, su iniziativa di al-Fatah, nelle principali città della Cisgiordania in segno di protesta per l'uccisione di tre miliziani da parte di un'unità di elite israeliana, avvenuta ieri nel centro di Nablus. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Manifestazioni di protesta sono state organizzate anche in diversi atenei. Diverse organizzazioni politiche hanno fatto appello ad una escalation delle proteste popolari contro i militari e contro i coloni israeliani residenti in Cisgiordania. Il ministro per le questioni civili Hussein a-Sheikh - che è ritenuto un uomo di fiducia del presidente Abu Mazen e che ieri è stato eletto membro del Comitato esecutivo dell'Olp - ha scritto oggi su Twitter che l'operazione israeliana condotta a Nablus rappresenta "un crimine odioso" che rischia di avere "gravi ripercussioni sia politiche sia sul terreno". Ieri fonti militari israeliane hanno sostenuto che i tre miliziani (membri dei Martiri di al-Aqsa, una formazione legata ad al-Fatah) avevano compiuto diversi attacchi armati ed erano di procinto di compierne altri. (ANSAmed).

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