Salute / Dati

Iss, già dieci giorni fa il 95,8% dei campioni erano della variante Omicron

Covid, ma quanti casi sono attribuibili alla nhuova variante? Dall' Istituto superiore una indagine rapida (con la FBK di Trento), c'è una variabilità nelle regioni tra 83 e 100%. La Delta è scesa al 4,2%

ROMA

ROMA. In Italia il 17 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata al 95,8%, con una variabilità regionale tra l'83,3% e il 100%, mentre la Delta era al 4,2% del campione esaminato (range: 0% -16,7%).

Sono questi i risultati dell'indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Per l'indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all'indagine tutte le Regioni e Province autonome e complessivamente 124 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare e sono stati sequenziati 2486 campioni.

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