Afghanistan: Onu, il 97% in povertà entro la metà del 2022

Griffith, forse prossima 'triste pietra miliare' del Paese

ISLAMABAD

(ANSA) - ISLAMABAD, 19 DIC - Entro la metà dall'anno prossimo la povertà universale dell'Afghanistan, con una quota del 97% della popolazione, potrebbe essere la prossima "triste pietra miliare" del Paese: lo ha detto il sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Martin Griffith, nel suo intervento al Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Oic sull'Afghanistan in corso oggi a Islamabad. Entro un anno, ha aggiunto Griffith, il 30% del pil dell'Afghanistan potrebbe essere spazzato via e la disoccupazione maschile potrebbe raddoppiare al 29%. Griffith ha sottolineato che 23 milioni di persone nel Paese già soffrono la fame; le strutture sanitarie traboccano di bambini malnutriti; circa il 70% degli insegnanti non viene pagato; milioni di bambini non vanno a scuola; il valore della valuta sta precipitando e il commercio - danneggiato dalla mancanza di fiducia nel settore finanziario - si è drasticamente ridotto. Secondo il sottosegretario, nel 2022 l'Onu cercherà finanziamenti per un record di circa 4,5 miliardi di dollari destinati all'assistenza umanitaria per i più vulnerabili in Afghanistan. Griffith ha quindi spiegato che c'è bisogno di liquidità e che c'e' urgente bisogno di stabilizzare il sistema bancario del Paese non solo per salvare vite umane ma anche per consentire alle organizzazioni umanitarie di rispondere e operare in modo efficace. I servizi sociali di base da cui dipendono tutti gli afghani, ha inoltre commentato, sono al collasso e il sostegno internazionale allo sviluppo interno - da cui il Paese dipende da così tanto tempo - potrebbe essere completamente bloccato entro la metà dell'anno prossimo. (ANSA).

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