Pandemia / Bollettino

Oggi in Italia 198 decessi e 5 mila contagi, migliora il quadro ospedaliero

I tassi di occupazione nei normali reparti e in terapia intensiva sono ampiamente sotto la soglia critica. Nell'ultimo aggiornamento dei dati Agenas, in Trentino i pazienti covid occupano il 20% delle rianimazioni

TRENTO. Sono 5.080 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della salute. Domenica erano stati 8.292.

Sono invece 198 le vittime in un giorno, in aumento rispetto alle 139 del giorno prima.

In totale i casi dall'inizio dell'epidemia sono 4.116.287, i morti 123.031.

I dimessi e i guariti hanno raggiunto quota 3.619.586, con un aumento di 15.063 unità in 24 ore.

Gli attualmente positivi sono 373.670, in calo di 10.184.

Come accade in genere il lunedì, che riporta in gran parte dati della domenica, sono soltanto 130.000 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati in 24 ore in Italia.

Il tasso di positività è del 3,9%, in leggero aumento rispetto al 3,7% di ieri.

Domenica i test indicati erano stati 226.006.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.158, in calo di 34 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono stati 80.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 15.427 persone (7 in più di ieri).

Continua a calare, a livello nazionale, il numero delle terapie intensive occupate da pazienti covid, attestandosi al 24%, ben 6 punti sotto la soglia critica del 30%.

Tornano quindi al valore di metà febbraio, ovvero prima dell'effetto della terza ondata pandemica. Solo 3 regioni, inoltre, superano tale soglia oltre la quale diventa difficile la presa in carico di malati non Covid: Lombardia, Toscana e Puglia.

Lo mostrano i dati dell'Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), relativi alla giornata del 9 maggio.

Due settimane fa le terapie intensive covid erano al 30% e 7 le regioni oltre questo valore. 

Inoltra cala ancora, attestandosi al 25%, la percentuale dei posti letto occupati nei reparti ospedalieri ordinari, restando quindi ben al di sotto della soglia di allerta del 40% individuata dal ministero della salute.

Secondo i dati Agenas, tale valore era pari 32% lo scorso 27 aprile e al 28% lo scorso 5 maggio.

Questo, nel dettaglio, è ora il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari nelle varie Regioni e Province autonome: Abruzzo (15% intensive, 20% reparti ordinari); Basilicata (13%, 30%); Calabria (22%, 42%); Campania (19%, 31%); Emilia Romagna (25%, 20%); Friuli Venezia Giulia (12%, 12%); Lazio (28%, 29%); Liguria (28%, 24%); Lombardia (35%, 27%); Marche (28%, 27%); Molise (13%, 12%); Provincia autonoma di Bolzano (10%, 11%); Provincia autonoma di Trento (20%, 11%); Piemonte (25%, 29%); Puglia (33%, 39%); Sardegna (19%, 18%); Sicilia (16%, 25%); Toscana (35%, 22%); Umbria (18%, 20%); Valle d'Aosta (30%, 14%); Veneto (13%, 12%).

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