Vaccini Pfizer e Moderna, il ministero raccomanda di «allungare» i tempi fra prima e seconda dose
Oggi la raccomandazione, che segue le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico: serve a riservare le dosi a chi non si è ancora fatto la prima
TRENTO. E' "raccomandabile" un prolungamento nella somministrazione della seconda dose dei vaccini a mRNA Pfizer-BioNtech e Moderna "nella sesta settimana dalla prima dose". Lo prevede la circolare del ministero della Salute con cui si trasmette il parere del Cts in merito all'estensione dell'intervallo tra le due dosi dei vaccini a mRNA. Un parere che scaturisce dalla decisione della Provincia autonoma di Trento che, dopo le precisazioni dell'Aifa alcune settimane fa, aveva rimodulato tutte le vaccinazioni di AstraZeneca. Ed ora - per dirla in modo semplice - tutta Italia si adegua.
Il Cts rimarca che "rimane una quota significativa di soggetti non vaccinati che, per connotazioni anagrafiche o patologie concomitanti, sono a elevato rischio di sviluppare forme di COVID-19 gravi o fatali". Sulla scorta di ciò, il Cts raccomanda un prolungamento nella somministrazione della seconda dose.
I soggetti che hanno ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca senza sviluppare eventi di trombosi rare "non presentano controindicazione per una seconda somministrazione del medesimo tipo di vaccino". Così il parere del Cts trasmesso con una nuova circolare del ministero della Salute. Le trombosi rare risultano infatti essersi verificate solo dopo la prima dose. Tale posizione, afferma il Cts, "potrà essere eventualmente rivista se dovessero emergere evidenze diverse nelle settimane prossime derivanti in particolare dall'analisi del profilo di sicurezza del vaccino nei soggetti che in UK hanno ricevuto la seconda dose".