Pandemia / Riaperture

Draghi: ritorno delle zone gialle dal 26 aprile, sì a ristoranti e spettacoli. Di nuovo possibili i viaggi fra le regioni

Via libera anche ad altre attività ma secondo protocolli di prevenzione stringenti. Previsto anche il via libera agli spostamenti tra regioni gialle e con un pass anche fra le altre. Scuole in presenza al 100% (escluse le aree rosse). Si potrà tornare anche al cinema e a teatro, pe rora solo in spazi esterni. Speranza: "Gli ultimi studi confermano che all'aperto è difficile contagiarsi, se si rispettano le regole di prevenzione"

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di Zenone Sovilla

ROMA. Dal 26 aprile tornano le zone gialle e l'apertura di tutte le attività di ristorazione e spettacolo ma solo all'aperto.

Le scuole torneranno in presenza al 100% dall'inizio di maggio (salvo le zone rosse dove resterà in parte la didattica a distanza).

Lo ha annunciato nella conferenza di questo pomeriggio il presidente del consiglioo, Mario Draghi.

Torna anche l'attesissimo Ok ai viaggi fra regioni, che erano vietati fin dallo scorso 21 dicembre, salvo motivi di necessità o lavoro. Saranno liberi, già dal 26 aprile, gli spostamenti fra regioni in fascia gialla, ma anche fra le altre, per chi sarà munito  di un passa sanitario sulle cui caratteristiche si avranno dettagli nei prossimi giorni, ma l'impostazione seguirebbe quella dell'annunciato passaporto europeo: via libera a chi è vaccinato, negativo a un test recente oppure immunizzati perché guariti dal covid.

Cinema e teatri all'aperto riapriranno il 26 aprile (e dall'inizio di maggio forse anche all'interno con un nuovo protocollo di prevenzione), le piscine e le spiagge il 15 maggio, mentre le palestre di fitness dovrannoa ttendere il 1° giugno.

C'è una data anche per le fiere: torneranno dal prossimo 1° luglio.

"Le decisioni - ha detto - anticipano al 26 aprile la zona gialla e introducono un cambiamento rispetto al passato: si dà precedenza alle attività all'aperto e alle scuole.

Le scuole aprono tutte in presenza al 100%, salvo le zone rosse dove si farà in parte a distanza.

Oggi il governo ha preso un rischio ragionato, fondato sui dati, che sono in miglioramento, anche se non in modo accentuato.

Questo rischio che sicuramente incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che quei provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte siano osservati scrupolosamente: mascherine, distanziamento, igiene.

Servirà una vigilanza particolare affinché questi comportamenti siano osservati.

In questo modo il rischio ragionato si traduce in una opportunità straordinaria.

Nel frattempo procede bene la campagna di vaccinazioni che è stata una motivazione fondamentale nel prendere questa decisione", ha aggiunto Draghi.

Poi ha preso la parola il ministro della salute, Roberto Speranza che ha precisato alcuni aspetti delle decisioni: "Penso che due fattori fondamentali ci abbiano consentito di vedere un miglioramento della curva epidemica. Uno le misure di area rossa e area arancione e la sospensione per una fase piuttosto lunga dell'area gialla. Ora abbiamo Rt nazionale a 0,85 e la previsione per la prossima è sotto 0,8. Anche l'incidenza settimanale sui 100mila abitanti è scesa a 182.

Intanto aumenta in modo significativo il numero di dosi di vaccini che abbiamo somministrato. Quasi l'80% degli ultraottantenni hanno già ricevuto almeno la prima dose.

Sulla base di questi elementi siamo oggi in condizioni di disegnare un percorso di ripresa graduale che si avvierà il 26 aprile e che vederà come elemento prioritario la tutela della scuola,

Poi in maniera graduale apriremo altre attività economiche e e sociali. La ristorazione per esempio.

Il principio proverà a partire dall'evidenza scientifica delle ultime analisi, cioè che all'aperto il contagio si diffonde molto poco.

Proveremo ad applicare questo principio ai ristoranti ma anche ad altri ambiti per questa fase di transizione, sperando che con il passare delle settimane potremo poi programamre ulteriori aperture anche per attività che non si svolgono all'aperto".

Dovrebbero tornare in presenza anche le università. Dovrebbe restare il coprifuoco alle 22, nella fase delle nuove aperture.

Dal 26 aprile teatri, cinema e spettacoli dovrebbero tornare a essere consentiti all'aperto. Al chiuso gli spettacoli dovrebbero essere consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio.

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