Borrelli (Protezione civile): "Viene trovato e certificato un malato su 10 non censiti"

"Tutti i cittadini stanno facendo enormi sacrifici, li ringrazio, ma non basta, bisogna essere chiari: è davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, sapendo che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee. La stragrande maggioranza le rispetta, imploriamo di rispettarle a tutti gli italiani. Dobbiamo fare in modo che emergenza non si diffonda in regioni dove finora è stata contenuta la sua portata, con l'aiuto degli italiani di quelle regioni, ma non solo". Così il commissario straordinario alliemergenza Domenico Arcuri.

"Il 31 gennaio questo governo ha dichiarato lo stato di emergenza e bloccato i voli da e per la Cina, mi sembra che abbiamo compreso subito che questa epidemia era una cosa seria". Lo precisa, in una intervista in apertura di prima pagina di Repubblica, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, dopo aver spiegato che in un momento speciale come il presente la macchina che lui guida ha bisogno di rapidità: "Non siamo dei burocrati".

"I contagiati ufficiali a ieri sera erano 63 mila - riferisce quindi -. Ma il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile". Quanto al problema più grave in questo momento, Borrelli riflette che "si dovrebbero poter comprare i ventilatori da terapia intensiva nei supermercati e le mascherine ad ogni angolo, e invece stiamo faticando". E sollecita la partenza "prima possibile" di una produzione nazionale: su certi beni così importanti, dice, si deve cambiare traiettoria, fare scorte, reinsediare filiere sul territorio. E poi l'invito a tornare a rafforzare la struttura della Protezione civile.

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