Elezioni: le liste in campo Il Pd: «Rinnovamento ed esperienza»

In testa la 24enne Giulia Bergamo. Ci sono anche i tre assessori Olivi, Zeni e Ferrari

«Saremo il baluardo contro i venti di invasione nazionalista che vogliono svilire i valori della nostra autonomia». Il Partito Democratico, con il suo candidato presidente Giorgio Tonini, scende in campo con una lista di 34 candidati alla carica di consigliere provinciale. Una lista «giovane, in cui un terzo dei candidati ha meno di quarant’anni - evidenzia il segretario Giuliano Muzio - a riprova del fatto che i giovani credono ancora nella politica e che il partito è aperto al rinnovamento».

Nessun capolista, ma nomi in ordine alfabetico con apripista Giulia Bergamo, studentessa nonesa di comunicazione pubblica e politica che, con i suoi 24 anni, è la candidata più giovane del Pd. Al suo fianco, tra gli altri, gli assessori provinciali Luca Zeni, Alessandro Olivi e Sara Ferrari, i consiglieri Lucia Maestri e Alessio Manica, così come l’assessore comunale Andrea Robol. Tutti uniti dallo slogan «Forte e giusta», illustra il segretario Muzio: «manifesto scelto dal Pd per descrivere al meglio i valori dell’autonomia, orgoglio della nostra terra». «All’interno della lista - prosegue - più della metà dei partecipanti proviene da territori non urbani, ovvero da valli e dintorni. Siamo convinti che sia fondamentale non diventare un territorio satellite rispetto ad altri, come vorrebbero alcune forze nostre avversarie».

Quattro i punti cardine presentati dal Pd per la sua corsa elettorale, definiti «temi capitali, e filtrati» - naturalmente - «attraverso la lente dell’autonomia da difendere». In primis il capitale umano, fatto di persone, saperi e conoscenze. Ovvero «l’insieme di operosità e conoscenze di tutti - precisa il segretario -: è necessario che l’amministrazione si apra per far progredire tali saperi e competenze, in modo da far progredire ulteriormente la nostra terra, tra le più avanzate in Europa in termini economici e lavorativi». Da qui la «costruzione di conoscenze per potenziare il mercato del lavoro e la qualità del lavoro stesso», e il desiderio di difendere, parallelamente, «le relazioni comunitarie e il capitale sociale: centro dei nostri programmi all’insegna di una cultura improntata alla solidarietà ed all’aiuto reciproco». Non da ultimo l’ambiente, definito da Muzio «un capitale naturale che non deve essere sacrificato sull’altare di uno sviluppo economico disordinato ma, anzi, un’economia sempre più green in grado di coniugare difesa ambientale e bisogni di mobilità».

Una lista in cui si fondono dunque «spirito di rinnovamento e consolidata esperienza amministrativa», in un «giusto equilibrio tra competenze e esperienze diverse», precisa il vice presidente e assessore allo sviluppo economico e al lavoro Alessandro Olivi. «Il Pd è stato parte costitutiva di questa terra - prosegue -: possiamo rivendicare di aver reso il Trentino più coeso e forte, conducendolo verso un welfare universalistico fatto di lavoro e progresso». Vede favorevolmente la presenza giovanile anche l’assessora all’università e ricerca, politiche giovanili e pari opportunità Sara Ferrari, definendola «il segno che l’Italia non è con Salvini e che ci sono ancora giovani che desiderano rivendicare la forza di questo territorio. Questo elemento, unito ai tanti amministrativi presenti, sarà garanzia di continuità di un lavoro che ha portato il nostro territorio ai vertici delle classifiche del benessere».

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