«Vitalizi d'oro», a giudizio Rosa Thaler e Tappeiner A processo per abuso d'ufficio e truffa

l gup di Bolzano Andrea Pappalardo ieri ha rinviato a giudizio l'ex presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige Rosa Zelger Thaler e l'ex presidente di Pensplan Gottfried Tappeiner per i cosiddetti «vitalizi d'oro» della Regione. Nel 2014, gli anticipi sulle pensioni causarono un mare di polemiche, con manifestazioni di piazza a Bolzano come a Trento. Vitalizi su cui continua sul terreno civile, in attesa che sul tema si pronunci la Corte costituzionale, il braccio di ferro giudiziario tra Regione ed ex consiglieri regionali. 
Thaler e Tappeiner dovranno rispondere di abuso d'ufficio e di truffa. Gli imputati sono stati invece prosciolti dall'accusa di turbativa d'asta. Questo era l'unico capo d'accusa per l'ex dirigente di Pensplan Invest Florian Schwienbacher che dunque esce a testa alta dal procedimento penale. 

Le indagini - condotte dalla procura di Trento, anche se poi il procedimento è passato per competenza a Bolzano - ruotavano attorno a due passaggi. Il primo era l'adozione di parametri su cui calcolare vitalizi per i consiglieri regionali ritenuti molto, anzi troppo, favorevoli (si calcolava, tra l'altro, un'aspettativa di vita attorno ai 90 anni, inoltre sarebbe stato sovrastimato il tasso di attualizzazione dei vitalizi). Il secondo tema era un appalto secondo i pm confezionato «su misura» per Pensplan Invest, società partecipata al 64% da Pensplan Centrum, a sua volta interamente partecipata dalla Regione. All'epoca era presidente di Pensplan Centrum il professor Tappeiner: il suo studio sui vitalizi, secondo le accuse, sarebbe stato preferito dall'allora presidente del Consiglio regionale Thaler, che «neutralizzò» una consulenza precedente (e meno favorevole) affidata ad un altro professionista (Stefano Visintin). Gli inquirenti calcolarono che lo «studio Tappeiner» portò ai consiglieri un vantaggio ingiusto (e dunque secondo l'accusa un danno per la Regione) di circa 10 milioni di euro.

Le accuse sono sempre state respinte dalle difese che avevano chiesto al gup un supplemento di istruttoria. Il giudice evidentemente ha ritenuto che i temi in discussione non potessero essere risolti in udienza preliminare, ma meritassero di passare al vaglio del processo. La prima udienza è stata fissata per il 19 settembre in Tribunale a Bolzano. 
Le difese incassano però un primo successo con il proscioglimento dall'accusa di turbativa d'asta. «È stato dimostrato - sottolinea l'avvocato Paolo Fava, legale di Thaler - che su quell'appalto nessuno ha fatto gabole e nessuno è stato favorito. Questo è un primo risultato acquisito».
La difesa è pronta a dare battaglia anche sugli altri due capi di imputazione rimasti in piedi. «Abbiano depositato una memoria - sottolinea il legale dell'ex presidente del Consiglio regionale - in cui sosteniamo che i parametri indicati da Tappeiner per il calcolo dei vitalizi erano corretti e in linea con i calcoli fatti da Visintin se si tiene conto dell'impatto dell'inflazione. Così come in linea con i dati Istat e con gli ultimi studi condotti sono i dati sull' aspettativa di vita».

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