Civettini confonde Fedrizzi e Stenico Botta e risposta frizzante fra i tre

«Essendo io, la sottoscritta Simonetta Fedrizzi, presidente della Commissione provinciale Pari opportunità, dovrei ringraziare vivamente il consigliere Civettini per avermi reso noto un particolare non banale della mia vita pubblica e privata che ignoravo: essere candidata nella prossima competizione elettorale. Oserei ripetere in politichese che il fatto è avvenuto a mia insaputa se non fosse che non c’è fatto alcuno, ma solo notizia falsa».

Così la presidente della Commissione provinciale trentina Pari opportunità, Simonetta Fedrizzi, che chiede a Civettini di rettificare il tiro dopo aver confuso la presidente della Commissione Pari opportunità (Fedrizzi, appunto) con la consigliera di Parità che era invece Eleonora Stenico, ora candidata per il Senato nel collegio della Valsugana. Già, era, perché Stenico ha già deciso diversamente.«Essendo stato speso il mio nome a proposito dell’opportunità o meno di continuare a svolgere il mandato di Consigliera di Parità - ha scritto in una nota Stenico - stante la mia disponibilità a candidare alle prossime elezioni politiche, sono a precisare che già il 27 gennaio ho comunicato la mia decisione di rimettere l’incarico - peraltro tecnico e non politico ed a cui avevo acceduto tramite concorso pubblico per esami e per titoli - con lettera consegnata al presidente della Provincia autonoma di Trento contestualmente all’accettazione della candidatura».

Cosa è successo, quindi? «Pare evidente - affonda Fedrizzi - che il consigliere Civettini confonde la carica di presidente della Commissione Pari Opportunità che io rivesto con quella di Consigliera di parità ricoperta invece dall’avvocatessa Eleonora Stenico. Due persone diverse e soprattutto due cariche istituzionali ben distinte, con ruoli e funzioni differenti stabiliti per legge, che il consigliere Civettini, “uomo delle istituzioni”, dovrebbe ben conoscere. Nel corso del suo mandato, infatti, Civettini con le due istituzioni ha dovuto più volte confrontarsi, nell’ambito delle reciproche funzioni istituzionali, e su di esse è stato persino chiamato a legiferare in più occasioni nel corso della precedente e attuale legislatura».

Va detto che nel giro di poche ore sono arrivate le scuse di Civettini.«Prendiamo atto della nota arrivataci dalla dottoressa Simonetta Fedrizzi, presidente della Commissione per le pari opportunità la quale, erroneamente - e ce ne scusiamo -, ieri è stata confusa con la consigliera di parità, avvocato Eleonora Stenico, neocandidata per il Parlamento della quale, non per pregiudizio alcuno ma in ragione di siffatta candidatura, ci si è permessi di evidenziare l’opportunità di rassegnare le dimissioni».

Ma il consigliere non si è comunque risparmiato una frecciatina: un errore, spiega infatti Civettini, «originato non dal fatto che si ignorino ruoli che sono distinti - ma non distanti, tanto è vero che tra le competenze della consigliera di parità figura proprio la collaborazione attiva con la commissione provinciale per le pari opportunità fra uomo e donna di cui, peraltro, è componente -, ma perché nei meccanismi della comunicazione è contemplata la possibilità di sbagliare, dato che di nessuno, eccettuata la dottoressa Fedrizzi s’intende, è l’arte della perfezione».

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