Ancora emergenza incendi Sciacca, raggiunte le case

In sette giorni, dal 1° all’8 luglio, in Italia si sono registrati 49 incendi di grandi dimensioni, superiori ai 30 ettari di estensione.

A fornire il dato è l’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea.

In quattro settimane, dal 10 giugno all’8 luglio, i roghi di grandi dimensioni risultato essere 129.

Sempre in base ai dati, dall’inizio dell’anno all’8 luglio gli incendi che hanno coinvolto aree superiori ai 30 ettari sono stati 144. A confronto, tra il 2008 e il 2016, nello stesso periodo si sono contati in media 33 incendi. Sempre tra il 2008 e il 2016, la media dei grandi incendi registrati in un anno è stata di 170.

Un vasto incendio oggi sta interessando il centro abitato di Sciacca (Agrigento), all’ingresso est alla città. Le fiamme hanno raggiunto le case. Alcune sono state evacuate dalla protezione civile. Proseguono intanto gli interventi di Canadair e elicotteri per spegnere i roghi che interessano ancora numerose località italiane.

Solo stamattina, la Protezione civile ha ricevuto 19 richieste di intervento aereo. Abitazioni evacuate anche a Gioia Tauro, in Calabria, per l’incendio di una discarica. In Sardegna un migliaio di persone, in gran parte turisti, è stato costretto ad abbandonare le strutture ricettive in Gallura. In Maremma un vasto incendio si è sviluppato nella zona della strada panoramica di Castiglione della Pescaia, dove una settimana fa fu appiccato il fuoco che ha poi distrutto 160 ettari di macchina mediterranea.

Dopo una breve tregua dell’afa, a metà della prossima settimana arriva una nuova ondata di caldo che porta con sè il pericolo di nuovi incendi. Le temperature tornano al di sopra delle medie stagionali con i valori più elevati, oltre i 35 gradi, al Centro Sud. Sono queste le previsioni degli esperti di Meteo.it-Centro Epson Meteo.

Correnti più fresche e temporali veloci al Nord stanno interrompendo il caldo degli ultimi giorni, una tendenza che verrà mantenuta nel corso del fine settimana in cui si registreranno temperature minime in calo quasi ovunque. Anche se, fanno notare i metereologi, «non arriveranno precipitazioni utili sul fronte della siccità, il pericolo incendi rimane molto elevato sulle Isole e al Sud».

«Le fiamme alimentate dal vento trovano in queste settimane condizioni favorevoli per la propagazione: la vegetazione infatti è provata da mesi di siccità. I fattori che hanno maggiore influenza sugli incendi infatti sono vento, umidità e temperatura», sottolineano gli esperti di Meteo.it.

All’inizio della prossima settimana - spiega Simone Avelli del Centro Epson Meteo - il caldo sarà nella norma grazie ad una breve fase in compagnia dell’Anticiclone delle Azzorre, poi arriverà la quarta ondata di caldo della stagione. «A partire da mercoledì prossimo ci sono buone possibilità che si inneschino ondate di caldo, sentiremo le temperature aumentare, l’Anticiclone africano tornerà ad occupare l’area del Mediterraneo.

È ancora presto per definire i connotati della durata e dell’intensità di questa nuova ondata di caldo, ma i modelli a disposizione sono d’accordo nel farci vedere una situazione che perdurerà fino al fine settimana prossimo o all’inizio della settimana successiva». Insomma, la nuova ondata di caldo potrebbe perdurare da mercoledì prossimo e per «almeno una settimana».

L’intensificazione dell’afa, aggiunge l’esperto, «riguarderà gran parte Italia ma in maniera più significativa il Centro Sud e l’Emilia Romagna, mentre il Nord sarà interessato dalla instabilità». Nelle zone che saranno colpite «dalla lingua di aria sahariana, fino all’Alto adriatico, si potranno superare i 35 gradi in molte zone, poi si vedrà se i picchi massimi torneranno verso i 40 gradi, è troppo presto per fare previsioni così dettagliate».

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