È morto Stefano Rodotà Il giurista aveva 84 anni

È morto Stefano Rodotà. Lo si è appreso da fonti parlamentari.

Il giurista aveva 84 anni.

«Intellettuale di rango, straordinario parlamentare. Una vita di battaglie per la libertà» ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

È stato strenuo oppositore della riforma costituzionale firmata da Matteo Renzi e Maria Elena Boschi.

Nel 2013 il Movimento Cinque Stelle aveva proposto al Pd la candidatura di Rodotà alla presidenza della Repubblica. 

NELLA SINISTRA

Rodotà è sempre stato un esponente di spicco nella sinistra italiana. Dopo essere stato iscritto al Partito radicale di Mario Pannunzio, è eletto deputato nel 1979 come indipendente nelle liste del Pci, diventando membro della Commissione Affari Costituzionali. Nel 1983 viene rieletto, e diventa presidente del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente.

IL PERCORSO POLITICO

Deputato per la terza volta nel 1987, viene confermato nella commissione Affari Costituzionali e fa parte della prima Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Nel 1989 è nominato Ministro della Giustizia nel governo ombra creato dal Pci di Occhetto, e successivamente aderisce al Partito Democratico della Sinistra, del quale sarà il primo presidente.

Nell’aprile del 1992 torna alla Camera dei deputati tra le file del Pds, viene eletto Vice Presidente della Camera dei deputati e fa parte della nuova Commissione Bicamerale.

GARANTE DELLA PRIVACY

Dal 1997 al 2005 è stato il primo presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, mentre dal 1998 al 2002 ha presieduto il Gruppo di coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza dell’Unione Europea.

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