Usa, primo sondaggio vede il 51% contrario a Trump

La protesta contro il bando di Donald Trump all'immigrazione dilaga nel mondo e negli Stati Uniti, da New York fin sotto alla Casa Bianca. Mentre un sondaggio rileva che il 51% degli americani disapprova il lavoro del neopresidente. ''Non e' un bando dei musulmani, come i media riportano falsamente'', ha tentato di gettare acqua sul fuoco il tycoon, il quale ha chiamato in causa il suo predecessore Barack Obama: «È simile a cio' che fece il presidente Obama nel 2011 quando bandì i visti per i rifugiati dall'Iraq per sei mesi». Intanto Theresa May e Vladimir Putin stanno preparando i rispettivi incontri con Trump.

L'Ue invece risponde ma senza attaccare frontalmetne Trump: «Questa è l'Unione europea e noi non discriminiamo sulla base della nazionalità, della razza o della religione, non solo per l'asilo ma per qualsiasi altra nostra politica. La Commissione ed il presidente Juncker hanno costantemente ribadito il nostro attaccamento a questi principi», dichiara il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas.

Intanto il grado di disapprovazione dei cittadini Usa per Donald Trump ha toccato un nuovo record: il 51% della popolazione ritiene che il presidente non dovrebbe essere il loro leader, mentre il 42% approva il suo operato. E' quanto emerge da un sondaggio Gallup. Un risultato, questo, raggiunto dopo poco più di una settimana dal suo insediamento - commentano i media internazionali - mentre George W. Bush ha superato la soglia del 50% di disapprovazione nell'arco di tre anni.

Intanto il Cremlino e la Casa Bianca stanno preparando un incontro tra i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, ha annunciato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, aggiungendo che il faccia a faccia si svolgerà "abbastanza probabilmente" prima del G20 di Amburgo in programma per il 7-8 luglio.

L'ambasciata Usa a Berlino ha annunciato su twitter che anche i cittadini dei 7 Paesi colpiti dallo stop degli ingressi in Usa, che abbiano la doppia nazionalità, sono pregati di "non chiedere visti" per gli Stati Uniti. Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri tedesco a Berlino, in conferenza stampa, leggendo il messaggio.

 

 

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