Regione, dalla restituzione dei vitalizi 13 milioni a progetti per le famiglie

È stata approvata dalla giunta regionale la delibera con cui vengono stanziati i 13.367.086 euro accantonati nel Fondo regionale per il sostegno della famiglia e dell’occupazione alimentato dalle restituzioni dei vitalizi di consiglieri ed ex consiglieri regionali. Su proposta dell’assessora alla previdenza, Violetta Plotegher, che ha fatto proprie le indicazioni del Comitato dei garanti, l’esecutivo guidato da Arno Kompatscher ha «ritenuto coerenti con le finalità della legge» 55 progetti di sostegno al sociale, alla famiglia e all’occupazione, che ora, dunque, possono prendere il via.

«Voglio ringraziare il Comitato - afferma Plotegher - perché è stato fatto davvero un attento lavoro di valutazione dei progetti in relazione alla congruità degli stessi secondo i criteri definiti nelle precedenti delibere. Il risultato è che la Regione può così sostenere progetti molto validi in tutti i settori del sociale. E il lavoro del Comitato - spiega ancora Plotegher - non è ancora finito perchè si riunirà a partire dalla primavera per monitorare nel tempo i risultati ottenuti».

Per quanto riguarda i progetti «tutti dall’importante valore sociale», sottolinea ancora l’assessora, vengono citati a titolo di esempio: «Madri e famiglie monoparentali», «Premialità per i papà in congedo parentale», «Scommettiamo sui giovani», proposti dalla provincia di Trento. Per quanto riguarda la provincia di Bolzano, invece, si possono citare «Impiego temporaneo di persone disoccupate», «Potenziamento dell’offerta di servizi di accompagnamento domiciliare per famiglie nell’ambito della tutela dei minori», «Servizio di aiuto nei compiti di assistenza per concedere più tempo libero alle famiglie con un componente in situazione di gravità».

Tutte le schede dei progetti, 23 per la provincia di Trento e 32 per la provincia di Bolzano nei tre ambiti di sostegno all’occupazione, alle famiglie a progetti sociali, saranno comunque consultabili sul sito della regione. «Credo di poter dire - conclude l’assessora - che questo percorso ha dato un positivo slancio alla elaborazione progettuale e alla innovazione delle proposte in campo sociale delle Province autonome di Bolzano e Trento, creando anche una sana competizione nella presentazione dei progetti e che in questo percorso la Regione ha svolto un ruolo in una logica sussidiaria, attuando un positivo esempio di collaborazione istituzionale».

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