Libia, fallito un golpe islamista guidato dall'ex premier al Ghwell

Colpo di mano contro Fayez al Sarraj. È durato meno di 24 ore il tentato golpe degli islamisti contro il governo di Tripoli sostenuto dall’Onu.

In una mossa a sorpresa le milizie vicine ai Fratelli musulmani guidate da Khalifa al Ghwell - ex premier dell’allora governo di salvezza nazionale che ad aprile ha ceduto il potere a Sarraj - hanno occupato ieri notte alcuni edifici governativi e una stazione tv e si sono detti pronti a combattere per rovesciare le autorità della capitale. Ma la situazione è stata ripresa dalle forze di Sarraj, che ha ordinato l’arresto dei miliziani.

Dopo avere assaltato l’hotel Rixos - già sede del Consiglio di Stato - i golpisti hanno dichiarato lo stato di allerta in una «iniziativa storica per salvare la Libia». Ghwell, accompagnato da Awad Abdul Saddeq, vice premier del vecchio Congresso nazionale generale (Gnc), e l’ex capo della sua guardia presidenziale, Ali Ramali, ha invitato Abdullah Al-Thinni, capo del governo ad interim di Tobruk, a unirsi a lui per formare un governo di unità. Ghwell ha accusato il Consiglio di Sarraj di minare l’unità nazionale e di essere una pedina di forze straniere che vogliono dividere il Paese.

Subito dopo il blitz è arrivata la condanna di Sarraj che ha ordinato di arrestare i golpisti, colpevoli di «aver cercato di creare istituzioni parallele e destabilizzare la capitale».

Parole dure anche dall’Ue e dall’inviato Onu Martin Kobler, che hanno espresso sostegno a Sarraj.

Nonostante gli sviluppi notturni a Tripoli non si sono registrati scontri o segnali di tensione questa mattina, ha riferito Al Jazeera. «Il golpe, o meglio il bluff degli islamisti è fallito - ha affermato un consigliere della municipalità di Tripoli, Ahmed Wali -.

La situazione nella capitale oggi è calma mentre non sappiamo dove si trovi l’ex premier Khalifa al Ghwell, forse è fuggito da Tripoli».

Alla base del tentato golpe ci sarebbe il mancato pagamento della milizia a cui si è appoggiato Ghwell, che non veniva retribuita dal governo che aveva intenzione di sostituirla.

Malgrado sia fallito, il tentato putsch rappresenta una nuova battuta di arresto per Sarraj, già contrastato dalle autorità di Tobruk che non riconoscono il suo governo e dal generale a capo delle forze armate, Khalifa Haftar, che un mese fa ha occupato la zona della Mezzaluna petrolifera sottraendola al controllo di una milizia fedele a Tripoli.

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