«Provinciali? Va peggio agli statali»

Sul fronte dei contratti Ugo Rossi non molla

Spaccatura nel fronte sindacale con la Flp (Federazione lavoratori pubblici) che, attraverso il segretario generale Giuseppe Vetrone, attacca l'ipotesi di protesta avanzata dai sindacati confederali sul fronte del rinnovo del contratto dei provinciali, per il quale il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi ha informato i rappresentanti dei lavoratori che non stanzierà ulteriori risorse, oltre quelle previste, per il rinnovo dei contratti pubblici.

Il ragionamento di Vetrone è semplice e mette in evidenza che non dovono essere create ulteriori differenze tra provinciali e statali. Vetrone, in particolare, sostiene che le risorse messe a disposizione per il rinnovo dei provinciali ammontano a 56,1 milioni di euro per il 2016 e 64,9 milioni per il 2017. «Ulteriori 9 milioni, pare - sostiene il segretario Flp - potrebbero essere aggiunti con l'assestamento di bilancio provinciale, approvato lo scorso mese di luglio. Tradotto, per ogni dipendente provinciale con una "qualifica base", l'aumento stipendiale medio è tra gli 80 e i 90 euro al mese».

Come noto, proprio sabato la Fp Cisl ha annunciato di essere pronta alla mobilitazione se non ci saranno risorse aggiuntive. «La Flp - prosegue Vetrone - premesso che non intende polemizzare con chicchessia su questioni del genere, intende però far presente che rinnovi contrattuali di questa portata, in altri ambiti lavorativi e forse in altre parti d'Italia, sono inimmaginabili ed utopistici. Un solo esempio dovrebbe far meditare coloro che sono insoddisfatti di aumenti mensili pari a circa 100 euro. In Italia, gli impiegati pubblici sono circa 3.500.000. Per essi, il contratto è fermo al 2009 (circa 7 anni). Rammentiamo che il governo, nella legge di stabilità per il 2016, ha previsto uno stanziamento di 300 milioni di euro che significa un rinnovo contrattuale di 6,59 euro al mese per ogni dipendente. In pratica un aumento mensile pari ad un buono pasto. Questo si, davvero inaccettabile. Per noi, la dignità ed un'equa retribuzione del lavoratore/impiegato pubblico dovrebbe essere la stessa, sia esso dipendente statale, sia esso dipendente Regionale, sia esso dipendente Provinciale. Per evitare di innescare una vera e propria guerra "tra poveri".

Con questo, intendiamo dire che forse, circa 100 euro di aumento mensile per ogni dipendente provinciale potrebbero essere sufficiente? Magari potessimo contare sulle stesse somme per gli impiegati statali».

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