La mostra su David Bowie al Mambo di Bologna

È arrivata a Bologna, unica tappa italiana prima del trasferimento in Giappone, la mostra «David Bowie is», vista finora da milioni di persone (1,4 solo a Londra nel 2013 dove è stata presentata per la prima volta al Victoria and Albert Museum). Il capoluogo emiliano ha vinto la concorrenza di altre città e la ospiterà fino al 13 novembre.

Al Museo d'Arte Contemporanea (Mambo) di Bologna espone oltre trecento oggetti dell'archivio personale dell'artista inglese che è stato cantautore, polistrumentista, attore, pittore, produttore discografico e molto altro. Sono vestiti, fotografie, cover di album, disegni, estratti video.

La mostra è divisa in tre sezioni: una introduce i visitatori ai primi anni di vita e di carriera di Bowie; la seconda, invece, guida il pubblico al processo creativo dell'artista; una terza lo immerge nel mondo della musica live in un grande salone/discoteca avvolto da schermi giganti. È la celebrazione, in un percorso fatto di contenuti multimediali, con i successi di David Robert Jones, il Duca bianco del rock, capace nell'arco di cinque decadi di innovarsi ed evolversi artisticamente senza mai tradire se stesso e, allo stesso tempo, sorprendendo e spiazzando di continuo il suo pubblico.

La mostra, allestita per la prima volta dopo la morte dell'artista avvenuta il 10 gennaio scorso, ha richiesto circa due mesi per l'allestimento, occupando uno spazio di oltre mille metri quadrati. I curatori dell'esposizione, Kathryn Johnson e Leo Warner, hanno detto che grazie agli spazi architettonici del Mambo, quella italiana è la più bella fra le nove finora realizzate. Oltre alla mostra vera e propria, il dipartimento educativo del Mambo propone durante il periodo dell'esposizione il progetto speciale «Experience Bowie», uno spazio parallelo dove adulti e bambini potranno rielaborare il proprio Bowie.

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