Indennità, Kompatscher non vuole tagliare «Sui vitalizi spetta alla magistratura fare chiarezza»

«Sui vitalizi spetta alla magistratura fare chiarezza»

Il consiglio regionale ha eletto ieri presidente della Regione per la seconda parte della legislatura, Arno Kompatscher, che è anche il presidente della Provincia di Bolzano, e vicepresidente il trentino Ugo Rossi che fino a ieri era il presidente. Nell’assumere l’incarico, Kompatscher ha toccato varie questioni, compresa quella dell’attuazione della riforma dei vitalizi - si devono ancora recuperare tutti i soldi - mentre non ha lasciato speranze sull’ipotesi di una nuova riduzione delle indennità dei consiglieri regionali come chiesto dal disegno di legge di iniziativa popolare promosso dalle Acli.
 
«La prima metà della legislatura - ha detto Kompatscher - è stata dominata dal dibattito sui “costi della politica”. In particolare la disciplina dei vitalizi, così come era stata concepita e attuata in precedenza, si è rivelata insostenibile agli occhi della popolazione generando ostilità e rifiuto. La nuova legge regionale volta a introdurre dei correttivi in materia è a sua volta oggetto di critica - anche per i suoi effetti in parte retroattivi - ed è stata impugnata. Spetta ora alla magistratura chiarire le relative questioni».
 
Dice no invece a ulteriori tagli alle indennità visto che ritiene adeguata la situazione attuale: «Sono convinto che delle indennità commisurate alla responsabilità dei decisori politici siano un presupposto per la buona gestione della cosa pubblica. Ma occorre assolutamente evitare che oltre alla remunerazione prevista i politici godano di privilegi occulti o palesi. Con la completa abolizione del sistema dei vitalizi, il passaggio al sistema contributivo e l’adeguamento all’età pensionabile comunemente prevista sono stati compiuti i passi fondamentali in tale direzione. Ora si tratta di comunicare in maniera trasparente la nuova disciplina».

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