Minorenne violenta una ragazza in spiaggia e la filma col cellulare

Verso le due di notte l'ha invitata in spiaggia nel corso di una festa in uno stabilimento balneare di Marina di Ravenna. E, una volta lì, l'ha stuprata. È l'accusa con la quale i carabinieri hanno fermato un 17enne romeno in Italia da alcuni mesi. Il giovane, dopo la convalida da parte del Gip Luigi Martello, del Tribunale dei Minorenni di Bologna, si trova in un istituto di custodia minorile bolognese, accusato di volenza sessuale.
Vittima dell'episodio, accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi, è una studentessa italiana di 18 anni.
La ragazza e una coetanea, assieme a un gruppetto di amici, avevano raggiunto la località rivierasca per partecipare a una festa in uno stabilimento È in quel contesto che le due hanno incontrato il romeno e un connazionale, pure lui minorenne, e che forse già conoscevano di vista. I due hanno poi invitato le amiche a fare un giro in spiaggia. A un certo punto l'amica della 18enne e il secondo romeno si sono allontanati. Il 17enne - secondo l'accusa - non appena rimasto solo con la ragazza, ne ha approfittato per le prime avances. Ma al netto rifiuto di lei, l'ha spogliata con la forza e l'ha violentata. La prima ad accorrere alle grida della 18enne è stata l'amica che l'ha aiutata a ricomporsi. La giovane, dopo una notte in stato di choc, è tornata a casa e si è confidata con la madre che l'ha accompagnata in caserma. Da qui è poi stata portata in ospedale. I carabinieri di Faenza in meno di 24 ore sono quindi riusciti a identificare il 17enne, che prima ha negato tutto sostenendo che la notte precedente si trovava in discoteca a Faenza. E quando i militari hanno trovato nel suo telefonino un video della 18enne mentre si stava rivestendo, ha parlato di rapporto consenziente.
Davanti al Gip, ha poi sostenuto di non avere inteso il rifiuto della 18enne a causa della sua difficoltà a comprendere l'italiano. E per il video, ha detto di averlo registrato non per morbosità ma perchè, nel tentativo di fare luce con il proprio apparecchio, avrebbe sbagliato tasto. Dichiarazioni che non hanno affatto convinto gli inquirenti.

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