Dellai: «Jobs Act, Trentino ancora laboratorio»

Prosegue il percorso di riflessione e di confronto di Autonomia e Partecipazione, promosso tra gli altri dal deputato trentino Lorenzo Dellai. Dopo il primo incontro, nel quale si è discusso sulle linee ispiratrici per la revisione dello Statuto di Autonomia, venerdì sera si è affrontato il tema del lavoro.

«Il nostro Statuto - ha affermato Dellai - si fonda su una costituzione materiale, prima che su accordi giuridici e politici, per questo la sua revisione richiede di rafforzare e reinterpretare i valori di fondo della nostra comunità, di fronte alle sfide di questo tempo inquieto e incerto. Il valore del lavoro è il primo che abbiamo voluto considerare».
Michele Colasanto, giù presidente dell'Agenzia del lavoro trentina, e l'ex ministro Tiziano Treu hanno delineato il percorso realizzato dal Trentino dagli anni Ottanta in poi, evidenziando la capacità di sperimentare misure in tema di lavoro che hanno finito poi per ispirare le riforme via via realizzate a livello nazionale. Contributi sono arrivati da Lorenzo Pomini, Matteo Lunelli, Michele Odorizzi, Alessia Buratti e Andrea Pozzatti.

Concludendo i lavori, Lorenzo Dellai ha ribadito la necessità di confermare, a fronte della riforma costituzionale in corso, le competenze della Provincia in tema di lavoro e ha rilanciato la scommessa di un Trentino laboratorio nella attuazione del Jobs Act. «La cultura della responsabilità e della concertazione tra le parti sociali radicata in Trentino ci deve spingere - ha concluso - a sperimentare una nuova stagione di contrattazione territoriale e aziendale, anche nel campo del welfare aziendale e della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, perseguendo in questo modo l'obiettivo della produttività e al tempo stesso una idea più inclusiva e condivisa di sviluppo».

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